Sta per arrivare l’aumento a 1.000 euro della pensione minima. Ma solo per 17 mila pensionati.
Circa 17 mila pensionati stanno per ricevere un aumento della pensione minima, il cui importo verrà integrato fino a raggiungere 1.000 euro al mese. Si tratta della stessa soglia che era stata fissata da Forza Italia durante l’ultima campagna elettorale, ma è bene subito specificare che si tratta di una misura differente.
A oggi, infatti, l’unico aumento che il governo è riuscito a garantire è quello del 2,2% che si applica sulle pensioni il cui importo non supera il trattamento minimo, oggi pari a 598,61 euro. Un incremento che al massimo garantisce 13 euro in più, raggiungendo così i 611,77 euro. Siamo pertanto molto lontani dal traguardo dei 1.000 euro che - è bene sottolineare - resterà solamente un sogno.
Non lo è invece per quei pensionati che vivono nella Provincia di Bolzano, per i quali, invece, l’aumento fino a 1.000 euro della pensione minima è destinato a diventare reale al più presto.
Sono stati fatti molti passi avanti, infatti, per la proposta avanzata dalla Giunta di integrare la pensione minima per chi vive in uno dei territori italiani con il più alto costo della vita. Mancano, infatti, solamente gli ultimi passaggi per l’aumento di 1.000 euro che verrà pagato direttamente dall’Inps.
Una proposta che ovviamente trova il consenso dei sindacati. Come commentato da Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uil Pensionati, vanno fatti i complimenti alla Provincia autonoma di Bolzano per quanto deciso. «Non ci sono solo brutte notizie per i pensionati», ha concluso poi con un chiaro riferimento alle decisioni prese dal governo.
Manca ancora qualche passaggio burocratico prima che l’aumento diventi concreto, ma non ci sono ormai più dubbi riguardo al via libera di una misura che siamo certi verrà vista con particolare gelosia da tutti gli altri pensionati d’Italia che prendono meno di 1.000 euro al mese (secondo i dati Inps sono circa 4,8 milioni i trattamenti previdenziali sotto questa soglia).
I requisiti
L’integrazione non spetterà solamente a coloro che percepiscono un trattamento previdenziale inferiore a 1.000 euro. Nella platea dei potenziali beneficiari, infatti, rientrano anche i percettori degli assegni per invalidità civile come pure dell’Assegno sociale (che ricordiamo nel 2025 ha un importo pari a 538,68 euro).
Ci sono però altri requisiti da soddisfare: intanto quello anagrafico, con l’età minima per beneficiare dell’integrazione pari a 65 anni. Si tiene conto anche della situazione reddituale del nucleo di cui fa parte il pensionato, con la soglia massima fissata a 20.000 euro. È inoltre richiesta la dimora stabile e ininterrotta da almeno 12 mesi nella Provincia di Bolzano al momento di presentazione della domanda.
Come verrà riconosciuto il beneficio
La buona notizia è che non va fatta alcuna domanda per beneficiare dell’integrazione. L’unico passaggio obbligato è quello riguardante il rilascio della Dsu ai fini Isee, con l’attestazione che come visto sopra non dovrà superare i 20.000 euro.
Dopodiché sarà l’Inps, una volta ricevuti i fondi dalla Provincia, a erogare in automatico, quindi direttamente sul cedolino di pensione, l’integrazione agli aventi diritto.
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