Pensioni: a luglio taglio sull’importo e non per le tasse dovute. Chi rischia?

Teresa Maddonni

23 Giugno 2021 - 16:15

Pensioni: INPS annuncia a luglio un ulteriore taglio dell’importo che nulla ha a che vedere con le trattenute fiscali, ma con somme indebitamente percepite. Vediamo di cosa si tratta e chi rischia.

Pensioni: a luglio taglio sull’importo e non per le tasse dovute. Chi rischia?

Pensioni: a luglio arriva il taglio sull’importo e non per le tasse dovute, che comunque restano. Ma chi rischia?

Ad annunciare la novità per le pensioni di luglio è stata l’INPS in un comunicato dettagliato sul cedolino già disponibile online.

Luglio è il mese della quattordicesima per pensionati e lavoratori (solo alcuni) e anche delle trattenute fiscali laddove per qualcuno continua la sottrazione delle quote relative al conguaglio 2020 oltre alla tassazione 2021.

Non solo perché sull’importo della pensione di luglio qualcuno si vedrà sottrarre anche le quote indebitamente ricevute della quattordicesima per gli anni 2018 e 2019 come anche dell’importo aggiuntivo.

Vediamo nel dettaglio cosa accade alle pensioni il prossimo mese pagate in anticipo per chi ritira in contanti.

Pensioni: a luglio taglio sull’importo per quattordicesima e importo aggiuntivo

Pensioni di luglio a rischio taglio per la quattordicesima e l’importo aggiuntivo indebitamente percepiti negli anni precedenti.

A comunicarlo è stata INPS in un messaggio del 22 giugno sulle prossime pensioni in pagamento.

Informa l’Istituto che ha provveduto a effettuare la verifica delle somme aggiuntive erogate in via provvisoria per gli anni 2018 e 2019, sulla base del reddito consolidato riferito al 2018. INPS si riferisce nel dettaglio:

  • alla quattordicesima;
  • all’importo aggiuntivo ex lege 388/2000.

Nel primo caso si tratta della quattordicesima sulle pensioni erogata sempre a luglio per redditi complessivi che siano non superiori a due volte il trattamento minimo, mentre nel secondo caso si tratta dell’importo aggiuntivo pari a 154,94 euro introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 che viene riconosciuto a chi percepisce una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo e che si trovi in determinate condizioni reddituali.

Quindi per le pensioni che verranno pagate a luglio INPS annuncia il taglio dell’importo per il recupero delle somme risultate indebite. Il recupero sulle pensioni di chi si trova nella situazione suddetta verrà effettuato dall’Istituto a partire da luglio per proseguire nei mesi successivi e nel dettaglio:

  • le somme risultate indebite a titolo di quattordicesima saranno recuperate in 24 rate;
  • le somme risultate indebite a titolo di importo aggiuntivo ex lege 388/2000 saranno recuperate in 12 rate.

Nessun grave taglio da parte dell’Istituto quindi dal momento che gli importi dovuti verranno dilazionati in uno o due anni sulle varie mensilità della pensione. Comunica inoltre l’INPS che “il debito e le relative modalità di recupero vengono notificate agli interessati con specifica comunicazione raccomandata inviata a livello centrale.”

Ricordiamo che l’INPS pagando la quattordicesima sulle pensioni attribuisce sì l’importo, ma corrisponde la prestazione in via provvisoria per essere poi verificata sulla scorta dei dati reddituali consolidati.

Pensioni: continuano a luglio le trattenute fiscali

Sulle pensioni continuano anche a luglio le trattenute fiscali come annuncia sempre INPS.

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili sulla pensione di luglio ricorda INPS che oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute anche le addizionali regionali e comunali relative al 2020. Si ripete quindi la storia di ogni mese laddove queste trattenute sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

Non solo, comunica l’Istituto che sulle pensioni continua a essere applicata anche la trattenuta per addizionale comunale in acconto per il 2021, avviata a marzo, che proseguirà fino a novembre 2021.

Prosegue, inoltre, sulle pensioni di luglio il recupero delle ritenute IRPEF relative al 2020 se le stesse sono state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua.

Per le pensioni con importo annuo complessivo fino a 18.000 euro, infatti, per le quali il ricalcolo dell’IRPEF abbia determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, lo stesso viene suddiviso in rate estese fino al mese di novembre.

INPS aggiunge, come tra le altre cose ha fatto nel mese precedente, che “per i redditi di pensione annui d’importo superiore a 18.000 euro e per quelli d’importo inferiore a 18.000 euro con debito inferiore a 100 euro, il debito d’imposta è stato applicato sulle prestazioni in pagamento alla data del 1° marzo, con azzeramento delle cedole laddove le imposte corrispondenti siano risultate pari o superiori alle relative capienze. Le somme conguagliate sono state certificate nella Certificazione Unica 2021.”

Per i dettagli sulle pensioni del mese di luglio 2021, ritenute, trattenute, somme indebite e conguagli, i pensionati possono già controllare nell’area riservata sul sito dell’INPS il cedolino.

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