Non tutti i titolari di pensioni basse sanno che grazie ai diritti inespressi è possibile ricevere un aumento fino a 300 euro sull’assegno. Facciamo chiarezza e vediamo come fare domanda INPS e quando si ha diritto al riconoscimento della maggiorazione.
Sono molti i titolari di pensioni basse a non sapere che, grazie ai diritti inespressi, possono beneficiare di un aumento sull’assegno che può arrivare fino a 300 euro di importo.
L’aumento delle pensioni basse non è riconosciuto in automatico dall’INPS, ma è necessario presentare un’apposita domanda.
Sul sito dell’Istituto le informazioni disponibili sono davvero poche e, soprattutto per i pensionati che hanno scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie, diventa complicato capire quali sono le regole alla base del riconoscimento dell’aumento.
Per capire se si ha diritto o meno al riconoscimento dei diritti inespressi è necessario controllare quanto indicato nel modello Obis\M, prospetto predisposto dall’INPS che riepiloga il totale dei trattamenti percepiti nel corso dell’anno e che, da qualche anno, non è più inviato tramite posta cartacea ma messo a disposizione sul sito dell’Istituto.
Per via della “digitalizzazione forzata” che ha coinvolto anche i pensionati (e per le continue modifiche normative) per capire se si ha diritto all’aumento della pensione è necessario rivolgersi ad un CAF o ad un Patronato. Grazie alla verifica dei dati relativi agli importi percepiti, potrà stabilire se si ha diritto a presentare domanda.
Ma andiamo per gradi, e vediamo innanzitutto cosa sono i diritti inespressi, come è calcolato l’aumento e quali i titolari di pensioni basse che possono richiederli presentando domanda all’INPS.
Pensioni basse, cosa sono i diritti inespressi
Il tema dei diritti inespressi, passati alla cronaca come i diritti negati dall’INPS, ha fatto discutere molto negli ultimi anni e, come spesso accade, si è generato tanto caos e disinformazione.
Proprio per questo è bene partire dal definire cosa sono. Con il termine diritti inespressi si intende l’insieme delle maggiorazioni previdenziali e assistenziali che vengono erogate sulla base di specifici requisiti, tra cui appunto quelli di reddito. Si tratta ad esempio della quattordicesima mensilità, degli ANF oppure delle maggiorazioni sociali.
Il riconoscimento dei diritti inespressi non riguarda tutti i pensionati, ma coloro che percepiscono trattamenti che, solitamente, non superano i 750 euro.
Fare chiarezza è importante anche in relazione all’importo dell’aumento che si può ottenere anche nel 2019 presentando domanda.
Raramente è possibile ricevere 300 euro al mese, ma solitamente l’importo riconosciuto a chi ha pensioni basse si aggira tra i 50 e gli 80 euro, una somma tutt’altro che irrilevante soprattutto per chi ha trattamenti minimi.
Come sapere se si ha diritto a richiedere i diritti inespressi? In molti casi è opportuno rivolgersi ad un professionista, al sindacato o ad un CAF. Il parametro che consente di capire se si ha diritto a richiederli è appunto il reddito annuo da pensione percepito, comprese eventuali detrazioni d’imposta già applicate.
Il punto di partenza sarà la consultazione dei dati disponibili nel modello Obis\M 2019, da scaricare sul sito dell’INPS.
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Diritti inespressi, aumento pensioni basse: domanda INPS tramite CAF o Patronati
Come anticipato, per sapere se si ha diritto a presentare domanda per beneficiare dei cosiddetti diritti inespressi, ovvero la maggiorazione sull’assegno in base al reddito da pensione, è bene affidarsi ad un sindacato, ad un professionista o richiedere consulenza fiscale ad un CAF o ad un Patronato.
In primis, per sapere se si ha diritto a percepire i diritti inespressi e l’aumento della pensione, è fondamentale essere in possesso del modello ObisM, ovvero la busta paga del pensionato scaricabile da internet, con il dettaglio di tutti gli importi percepiti nel corso dell’anno.
Soltanto controllando il prospetto annuale nel dettaglio, è possibile conoscere se sono state già erogate le maggiorazioni riconosciute per legge oppure se è necessario presentare domanda e richiederli.
Nel caso in cui i pensionati non potessero scaricare autonomamente il modello Obis\M sul sito dell’INPS sarà possibile recarsi presso il proprio sindacato o Caf con il numero della posizione previdenziale Inps.
In ogni caso, sulla base delle istruzioni comunicate dai sindacati, l’importo dell’aumento per i diritti inespressi che verrebbe accreditato sulla pensione corrisponderebbe a:
- Integrazione al trattamento minimo;
- Maggiorazioni sociali della pensione;
- Importo aggiuntivo dell’assegno pensionistico;
- Quattordicesima mensilità;
- Prestazioni a favore degli invalidi civili;
- Assegno al nucleo familiare.
Chi percepisce pensioni di importo non elevato può quindi far verificare la propria situazione ad un esperto in materia previdenziale, il quale potrà presentare domanda all’INPS per conto dell’interessato per richiedere i diritti inespressi.
Sarà possibile rivolgersi anche presso gli uffici dell’INPS per richiedere ulteriori chiarimenti.
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