Pensioni: calendario pagamenti 2022 per Poste Italiane e banche

Simone Micocci

23 Dicembre 2021 - 11:53

Quando viene pagata la pensione nel 2022? La regola è sempre la stessa: il primo giorno bancabile di ogni mese. Ma per Poste Italiane ci saranno modifiche al calendario.

Pensioni: calendario pagamenti 2022 per Poste Italiane e banche

Le date per il pagamento delle pensioni seguono una regola bene precisa che tuttavia è stata stravolta dallo scoppio della pandemia. Per evitare affollamenti presso gli uffici di Poste Italiane, dove una buona parte di pensionati si rivolge per il ritiro in contanti della pensione, ogni mese il calendario è stato modificato anticipando l’inizio dei pagamenti e dilazionandoli nel corso dell’ultima settimana del mese precedente a quello a cui fa riferimento il rateo di pensione.

Ciò non toglie, però, che le regole per il pagamento delle pensioni restano le stesse e una volta che verrà meno lo stato di emergenza - confermato fino al 31 marzo 2022 - queste dovrebbero valere nuovamente per tutti e non solo per coloro che ricevono l’assegno su conto corrente bancario.

Per le pensioni accreditate in banca, infatti, continua a essere applicato lo stesso principio dettato dalla regola generale, ossia che la pensione viene pagata il primo giorno bancabile del mese. Alla luce di ciò, vediamo qual è il calendario previsto per tutto il prossimo anno.

Calendario pensioni 2022 secondo la regola generale

Come anticipato, la regola vuole che le pensioni debbano essere pagate il primo giorno bancabile di ogni mese. Partiamo, quindi, dalla definizione di “giorno bancabile”:

  • per le banche sono tutti quelli compresi tra il lunedì e il venerdì, esclusi festivi ovviamente;
  • per le poste sono quelli compresi tra il lunedì e il sabato, sempre esclusi i festivi.

L’unica eccezione è rappresentata dal mese di gennaio, quando le pensioni vengono pagate il secondo giorno bancabile del mese. A questo punto, tenendo conto di sabati, domeniche e festivi, possiamo vedere qual è il giorno di paga delle pensioni accreditate nel 2022:

  • martedì 4 gennaio;
  • martedì 1° febbraio;
  • martedì 1° marzo;
  • venerdì 1° aprile;
  • lunedì 2 maggio;
  • mercoledì 1° giugno;
  • venerdì 1° luglio;
  • lunedì 1° agosto;
  • giovedì 1° settembre;
  • sabato 1° ottobre per chi ha la pensione alla Posta, lunedì 3 ottobre per la banca;
  • mercoledì 2 novembre;
  • giovedì 1° dicembre.

Queste le date secondo il calendario ufficiale, confermato per chi ha la pensione accreditata su conto corrente bancario, ma non per chi invece la riceve alle Poste, per i quali è bene fare alcune precisazioni.

Pagamento pensioni 2022 da parte di Poste italiane

Almeno fino a quando persisterà lo stato di emergenza, Poste Italiane - in accordo con INPS e con la Protezione civile - non seguirà il calendario suddetto. Nel dettaglio, in questi ultimi mesi è stato deciso di:

  • anticipare il pagamento all’ultima settimana del mese precedente a quello a cui riferisce il rateo di pensione;
  • accreditare lo stesso giorno, solitamente compreso tra il 26 e il 28 del mese precedente, la pensione di coloro che la ricevono su conto corrente postale;
  • prevedere un calendario per il ritiro in contanti presso gli uffici postali che segue il criterio dell’ordine alfabetico.

Per capire come funziona, basta guardare a gennaio 2022, per il quale è già stato ufficializzato il calendario dei pagamenti. Nel dettaglio, l’accredito su conto corrente postale è previsto già da lunedì 27 dicembre, mentre per il ritiro in contati alla Posta il programma è il seguente:

  • cognome con iniziali A-C: 27 dicembre, lunedì
  • cognome con iniziali D-G: 28 dicembre, martedì
  • cognome con iniziali H-M: 29 dicembre, mercoledì
  • cognome con iniziali N-R: 30 dicembre, giovedì
  • cognome con iniziali S-Z: 31 dicembre, venerdì

Per l’accredito in banca, invece, confermato il 4 gennaio 2022. Per quel che riguarda le Poste, queste modalità di pagamento - differenti dal calendario ufficiale - dovrebbero essere utilizzate almeno fino alla pensione di aprile 2022, visto che lo stato di emergenza cesserà solamente il 31 marzo.

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