Pensioni, dubbio le tasse sulla quattordicesima: fa reddito? Molti se lo chiedono, facciamo chiarezza a riguardo.
Pensioni, è tempo di pagamento della quattordicesima mensilità. Per molti è stata una sorpresa ritrovarsi una somma aggiuntiva sul cedolino della pensione, una quattordicesima mensilità che nel migliore dei casi può arrivare a 655,00€.
Subito dopo l’entusiasmo nel ricevere questa mensilità aggiuntiva, però, ecco il timore riguardo al pagamento delle tasse sulla stessa. Ci si chiede, infatti, se la quattordicesima costituisce reddito, ossia se questa è soggetta al pagamento delle varie tasse che si applicano sulla pensione.
L’importo riconosciuto potrebbe avere persino lo svantaggio di far superare la soglia di reddito sotto alla quale non si pagano tasse sulla pensione (la cosiddetta no tax area, che nel 2021 è pari a 8.125 euro). Ma è davvero così?
Pensioni, niente aumento delle tasse causa quattordicesima
Se temete che con il riconoscimento della quattordicesima mensilità possa esserci un aumento delle tasse potete stare tranquilli. Nell’introdurre la quattordicesima mensilità, infatti, è stato stabilito che la somma aggiuntiva corrisposta sulla pensione nel mese di luglio, ma solamente per quei pensionati che ne soddisfano i requisiti, non costituisce reddito.
Questo vale per qualsiasi dell’importo erogato, quindi sia per la somma più bassa - 336,00€ - che per quella più alta (655,00€). La quattordicesima non costituisce reddito e questo significa che non si pagano le tasse sulla somma erogata. Ma non vale solamente ai fini fiscali: la quattordicesima sulla pensione, infatti, non fa reddito neppure ai fini dell’erogazione di prestazioni previdenziali e assistenziali.
Ad esempio, non si tiene conto di quanto erogato a titolo di quattordicesima sulla pensione per definire se si ha diritto all’integrazione al minimo della pensione; lo stesso vale per quei pensionati che percepiscono l’indennità di accompagnamento, i quali non devono temere che a causa del riconoscimento della quattordicesima mensilità possa esserci il rischio di superare la soglia reddituale prevista per avere diritto a questa prestazione assistenziale.
Quattordicesima pensioni: importo netto, ma come si calcola?
L’importo riconosciuto sulla quattordicesima mensilità, quindi, è già “netto”, in quanto non ci sono - né ab origine né successivamente - tasse da pagare sulla stessa.
Un altro dubbio che riguarda i pensionati che in questi giorni hanno ricevuto la quattordicesima sulla pensione, riguarda le modalità con cui viene calcolato l’importo riconosciuto.
Ebbene, ciò dipende dalla fascia di reddito, nonché dalla gestione di appartenenza (se lavoratori autonomi o dipendenti) e dagli anni di contributi.
Partendo dal presupposto per cui questa spetta solamente a coloro che hanno un reddito complessivo compreso entro le 2 volte il trattamento minimo della pensione, hanno comunque diritto a un importo maggiore coloro per i quali l’importo annuo non supera le 1,5 volte lo stesso trattamento.
Ergo, coloro che hanno redditi fino a 10.053,81 euro, per i quali l’importo della quattordicesima è pari a:
Iscritti al fondo lavoratori dipendenti
- fino a 15 anni di contributi: 437,00€
- tra i 15 e i 25 anni di contributi: 546,00€
- oltre 25 anni di contributi: 655,00€
Gli stessi importi valgono per gli iscritti ai fondi lavoratori autonomi, ma con differenze lato contributi versati:
- fino a 18 anni di contributi: 437,00€
- tra i 18 e i 28 anni di contributi: 546,00€
- oltre i 28 anni di contributi: 655,00€
Importi più bassi per coloro che hanno un reddito che supera la soglia delle 1,5 volte il trattamento minimo, ma sono comunque entro le 2 volte. Nel dettaglio, per gli iscritti ai fondi lavoratori dipendenti:
- fino a 15 anni di contributi: 336,00€
- tra i 15 e i 25 anni di contributi: 420,00€
- oltre 25 anni di contributi: 504,00€
Per gli iscritti ai fondi lavoratori autonomi, invece:
- fino a 18 anni di contributi: 336,00€
- tra i 18 e i 28 anni di contributi: 420,00€
- oltre 28 anni di contributi: 504,00€
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