Permessi per attività sindacale: cosa spetta, quando e sanzioni in caso di abuso

Giorgia Bonamoneta

6 Marzo 2022 - 19:05

Si può partecipare a un’attività sindacale durante il turno di lavoro? Ecco una breve guida su quello che c’è da sapere e cosa si rischia in caso di abuso.

Permessi per attività sindacale: cosa spetta, quando e sanzioni in caso di abuso

Esistono dei permessi per permettere al dipendente di partecipare all’attività sindacale. Sono un diritto riconosciuto ai dipendenti pubblici, ma gli stessi lavoratori sono a rischio sanzione se, invece di presentarsi all’attività sindacale, scelgono di rimanere a casa.

Questo perché chiedere un permesso per attività sindacale permette ai lavoratori di usufruire di assenze retribuite o non retribuite e il datore di lavoro e l’azienda possono effettuare dei controlli per essere sicuri di non star pagando un dipendente per stare semplicemente a casa.

Ecco una breve guida per sapere cosa spetta al lavoratore che chiede un permesso sindacale, entro quando deve presentare la richiesta e, soprattutto, quali sono i rischi in caso di abuso del diritto all’attività sindacale.

Permessi per attività sindacale: cosa sono e cosa spetta

Il permesso per attività sindacale o solamente “permesso sindacale” è un permesso che viene riconosciuto al dipendente pubblico. Con questo il lavoratore può assentarsi dal posto di lavoro per un determinato tempo e, al posto di lavorare, svolgere attività sindacale.

In genere è un assenza retribuita, ma può anche non essere retribuita come attività. Il permesso permette di svolgere tutte le attività del proprio sindacato, anche più di una volta all’anno e, in determinati casi, per più di un giorno consecutivo.

Tra le attività sindacati ricordiamo, per esempio:

  • la trattativa per un contratto
  • una riunione per preparare tale trattativa
  • un congresso sindacale

Permessi per attività sindacale: come richiederli e quando

Ma come richiedere un permesso sindacale? La richiesta per il permesso sindacale deve essere consegnata scritta al datore di lavoro. La richiesta deve passare attraverso le rappresentanze sindacali con un preavviso di 24 ore.

In particolare è previsto il riconoscimento di:

  • permessi retribuiti (art. 23) che consistono in ore retribuite per svolgere la propria attività sindacale, purché rientrino nel monte ore annuo;
  • permessi non retribuiti (art. 24) sono fruibili in misura non inferiore alle otto ore annue, con il diritto di porre condizioni di miglior favore tramite la contrattazione collettiva


Ma chi può richiedere il permesso per le attività sindacali? La determinazione del monte ore annuo è proporzionale alla dimensione dell’azienda e a chi:

  • chi appartiene alle rappresentanze sindacali unitarie (note come Rsu), eletti dai lavoratori ed entrati a far parte delle Rsu aziendali;
  • i dirigenti sindacali delle rappresentanze sindacali aziendali (le Rsa) che rappresentano la propria organizzazione.

Permessi per attività sindacale: quanto durano

La durata o i giorni concessi come permessi per le attività sindacali dipendono da diversi fattori, quali la grandezza dell’azienda e la categoria della rappresentanza sindacale.

Nel dettaglio:

  • nelle unità produttive fino a 200 dipendenti, si ha diritto a un’ora all’anno per ciascun dipendente;
  • nelle unità produttive fino a 3.000 dipendenti della categoria per cui è costituita ogni singola rappresentanza sindacale, si ha diritto a otto ore mensili;
  • nelle unità produttive con più di 3.000 dipendenti si ha diritto a dei permessi ogni 500 o frazione di 500 dipendenti, per otto ore mensili.

Permessi per attività sindacale: cosa si rischia in caso di abuso

Il diritto al permesso retribuito o non retribuito per l’attività sindacale comporta alcune responsabilità. Ad esempio, non è possibile chiedere il permesso e rimanere a casa. Il datore di lavoro ha il diritto di fare controlli ai dipendenti che hanno richiesto il permesso sindacale.

Il datore di lavoro può controllare l’uso che un dipendente fa dei permessi sindacali per evitare di pagare un lavoratore che rimane a casa invece di partecipare alle attività. In questo caso si tratta di assenza ingiustificata. Cosa rischia il dipendente che non rispetta il permesso richiesto?

In alcuni casi il datore di lavoro ha licenziato per giusta causa il dipendete assente ingiustificato. Ci però anche alcune sentenze della Cassazione che hanno riconosciuto il licenziamento come azione sproporzionata contro il dipendente.

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# Lavoro

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