Dopo i picchi di inizio settimana il petrolio è tornato a perdere terreno: il Brent del Mare del Nord scambia in area 66 dollari, il texano Wti scende a quota 63. A mettere pressione al greggio i dati sulle scorte settimanali negli Stati Uniti e i rischi connessi alla domanda.
Il petrolio torna sotto pressione dopo un inizio settimana di forti recuperi. Il calo dei prezzi, con il Brent del Mare del Nord che scambia a 66,7 dollari al barile dopo aver superato lo scorso martedì la soglia psicologica dei 70, e il texano Wti in flessione a 63,6 dollari, è stato dettato dai dati pubblicati dal dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti sulle scorte settimanali di greggio nel paese e dalle ombre che continuano ad avvolgere la domanda.
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Prezzi petrolio in forte calo: i motivi
I dati sul fronte USA vedono le scorte settimanali in crescita di 1,32 milioni di barili rispetto ai volumi della settimana precedente, a quota 486 milioni, ma l’incremento rimane sensibilmente inferiore al consensus di 1,7 milioni. Le scorte settimanali di benzina, invece, hanno registrato una flessione di 1,9 milioni di barili, contro il -1,2 milioni atteso, a 234,2 milioni. Lato raffinerie, il dipartimento dell’Energia ha anche comunicato che è stato lavorato l’86,3% della capacità, contro l’86,1% della scorsa settimana e l’85,1% stimato alla vigilia.
Ma a pesare sulla quotazione del greggio, come anticipato, sono soprattutto i chiari di luna sul fronte pandemico, che continuano a minacciare la domanda. Sotto la lente finisce il mercato asiatico, tra la variante indiana che prolifera nel terzo paese importatore al mondo e nuovi focolai, combinandosi anche a quello spauracchio inflazione che potrebbe portare la Fed ad un cambio di rotta sui tassi prima del tempo.
Pesa anche il crollo del Bitcoin
Sullo sfondo, poi, il crollo del Bitcoin e dell’intero segmento criptovalutario e la perdurante debolezza dei mercati azionari sta innescando una maggiore avversione al rischio, finendo per pesare anche sulla quotazione del greggio. Sia le crypto che il Brent e il Wti stanno tentando ora un lento recupero rispetto ai minimi di ieri.
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