Pfizer ha iniziato a marzo i test su un farmaco per la cura domestica del Covid. Ecco come funziona.
Un farmaco sperimentale Pfizer per la cura a casa del Covid-19 potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Lo dice lo stesso CEO dell’azienda, Albert Bourla, che precisa come la medicina sarebbe utilizzabile ai primi segni della malattia.
Secondo gli esperti sanitari l’arrivo di questo e altri farmaci del genere segnerebbe un punto di svolta, perché terrebbe i nuovi positivi al virus lontano dagli ospedali, limitandone il carico.
Covid, Pfizer testa un farmaco inibitore della proteasi: come funziona
La compagnia, che insieme a BioNTech ha sviluppato il primo vaccino anti-Covid ad essere autorizzato in Europa e negli Stati Uniti, ha iniziato a marzo 2021 le prime fasi dei test sulla nuova terapia domestica antivirale contro il coronavirus. Questa fa parte di una classe di farmaci chiamati inibitori della proteasi, che bloccano la capacità degli enzimi di digerire le proteine e quindi in alcuni casi sono in grado di mantenere le proteine in uno stato inattivo.
Sono già stati fatti diversi tentativi, nel mondo, per utilizzare questo tipo di farmaci contro il Covid-19, ma sempre con farmaci già esistenti come remdesivir, lopinavir e ritonavir. Nessuno dei test su queste medicine, finora, ha purtroppo dato risultati incoraggianti. Il motivo è che queste non sono compatibili con le proteasi del SARS-CoV-2, il virus che provoca il Covid-19.
Al contrario, il nuovo farmaco Pfizer per la cura domestica del Covid è stato sviluppato proprio per combattere il coronavirus, ha fatto sapere Bourla a CNBC. Essendo un farmaco, al contrario dei vaccini non potrebbe essere utilizzato preventivamente, ma soltanto dopo la comparsa dei primi sintomi.
Farmaco Pfizer per cura domestica del Covid forse entro l’anno
I ricercatori sperano che i farmaci inibitori della proteasi possa evitare l’aggravarsi della malattia nei pazienti e non rendere necessario, quindi, il ricovero in ospedale.
Bourla ha detto che, se i test clinici daranno risultati positivi e la Food and Drug Administration lo approva, il farmaco potrebbe essere distribuito negli Stati Uniti entro la fine dell’anno.
Nel frattempo, Pfizer sta continuando a testare il suo vaccino a mRNA sugli adolescenti dai 12 ai 15 anni. Bourla si è detto molto ottimista sulla possibile autorizzazione del vaccino Pfizer anche per i giovani.
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