Piano Colao: cos’è e cosa prevede. Le novità per rilanciare l’Italia

Fiammetta Rubini - Mario D’Angelo

09/06/2020

Tutte le principali novità del Piano Colao: dalle imprese alle famiglie, dal turismo all’istruzione, ecco cosa prevede la strategia per il rilancio dell’Italia 2020-2022 commissionata dal premier Conte.

Piano Colao: cos’è e cosa prevede. Le novità per rilanciare l’Italia

Un documento-manifesto per “un’Italia più forte, resiliente ed equa”. Così è stato definito dai suoi stessi autori il piano Colao, ovvero l’insieme di “iniziative per il rilancio 2020-2022” ideate dalla task force per l’emergenza a guida dell’ex manager di Vodafone Vittorio Colao.

Il documento consegnato al premier Conte dal comitato di esperti consta di 121 pagine suddivise in 6 capitoli per altrettante macroaree di intervento: Imprese e Lavoro, Infrastrutture e Ambiente, Turismo, Arte e Cultura, P.A., Istruzione, Ricerca e Competenze, Individui e Famiglie.

Dal codice etico dello smart working e l’accesso alla liquidità per le imprese in crisi, fino alla modernizzazione della scuola e della PA, passando per il sostegno alle startup, all’export e al settore del turismo, sono tante le questioni cruciali su cui si esprime il team di esperti e le soluzioni proposte.

Vediamo allora nel dettaglio cosa prevede il piano Colao per l’Italia e quali sono le principali novità. Qui di seguito il testo integrale del documento.

Piano Colao
Schede di lavoro finali del comitato di esperti in materia economica e sociale

Commissionato quasi due mesi fa direttamente dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il piano Colao è stato finalmente presentato in data 8 giugno.

Il piano, realizzato dal comitato di esperti ed esperte in materia economica e sociale designato dal premier per guidare il Paese fuori dall’emergenza coronavirus, è nei fatti la strategia per il rilancio dell’Italia che combina temi sociali, ambientali ed economici. Dalle imprese all’istruzione, dalla Pubblica Amministrazione alla famiglia, sono 6 i macro-settori giudicati essenziali per far ripartire il Paese.

I sei settori sono stati accompagnati nel documento da un sottotitolo che ne riassume l’obiettivo. Ogni capitolo è suddiviso in vari sottocapitoli, in cui sono elencate poi le varie misure concrete e azioni specifiche.

Imprese e Lavoro

Il primo capitolo è dedicato a Imprese e Lavoro, definiti «il motore dell’economia». La prima sezione è dedicata all’occupazione e alla ripartenza delle imprese, entrambe messe a rischio dall’epidemia.

Queste le novità del piano Colao che riguardano le aziende e i lavoratori:

  • esclusione del contagio COVID da responsabilità penale del datore del lavoro per le imprese non sanitarie e la riduzione del costo delle misure anti contagio
  • riduzione temporanea del costo degli interventi organizzativi (come lavoro a turni, straordinari…) per non penalizzare la competitività dell’impresa e i redditi dei lavoratori
  • definizione di un codice etico per lo smart working e di una normativa migliore dello stesso per tutti i settori
  • rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza, almeno per tutto il 2020
  • compensazioni fiscali e rinvio pagamenti imposte
  • promozione di un codice di comportamento - volontario ma fortemente sponsorizzato a livello governativo - per il pagamento rapido dei fornitori, per esempio a 30 giorni, per favorire liquidità
  • estensione del Decreto liquidità al factoring pro soluto e al reverse factoring come garanzia della filiera
  • accesso alla liquidità per imprese in crisi
  • rinegoziazione dei contratti di locazione, con ripartizione del rischio tra locatore e conduttore
  • disincentivare il ricorso alle procedure concorsuali come concordato preventivo e fallimento che cagionano il congelamento immediato ex lege dell’indebitamento con il divieto di eseguire pagamenti ai creditori.
  • incentivi alla capitalizzazione delle imprese e semplificazione delle procedure di aumento di capitale
  • investimenti nelle PMI
  • Voluntary Disclosure sul contante
  • passaggio a pagamenti elettronici
  • sostegno a startup
  • riqualificazione disoccupati e cassintegrati
  • sostegno all’Export

Infrastrutture e Ambiente

Altro punto fondamentale è quello di Infrastrutture e Ambiente. A livello europeo si sta facendo sempre più strada l’idea di un un rilancio green, era scontato che anche in Italia si andasse in quella direzione. Vediamo le principali novità previste su questo fronte:

  • realizzazione di infrastrutture strategiche (telecomunicazioni, energia, salvaguardia ambiente, trasporto e logistica…)
  • creazione di un’Unità di presidio presso la Presidenza del Consiglio che si occupi della rapida esecuzione degli investimenti
  • abrogazione del Codice dei contratti pubblici e approvazione di un nuovo codice appalti basato sui principi delle Direttive europee e che si applichi alle infrastrutture di interesse strategico
  • semplificazione PA (vietare documenti specifici se già vale l’autocertificazione, introdurre la formazione telematica del documento che provi la formazione del silenzio-assenso…)
  • semplificazione delle procedure per l’autorizzazione di progetti di investimenti in settori come autostrade, idroelettrico, geotermico
  • sviluppo di un Piano Fibra Nazionale
  • installazione di rete firba in tutti gli edifici della PA per agevolare l’accesso ai srvizi digitali, smart working e accesso universale a Dati della PA
  • sviluppo reti 5G
  • voucher per la connessione alla banda ultra-larga domestica alle famiglie meno abbienti, per ridurre il digital divide
  • sblocco e accelerazione degli investimenti in ambito energetico
  • piano a lungo termine di decarbonizzazione e con obiettivo carbon neutrality, finanziando lo sviluppo di nuove tecnologie per l’energia rinnovabile
  • favorire e incentivare progetti di economia circolare a livello aziendale
  • piano di investimento finalizzato ad aumentare e preservare le aree verdi, il territorio e valorizzare la biodiversità
  • Piano Nazionale della Mobilità per un parco mezzi a basso impatto (ibrido, elettrico ecc)
  • piano intermodale per la logistica merci, inclusivo dei poli strategici del Sud Italia
  • investimenti in edilizia abitativa e sociale, con interventi di ammodernamento ed ecosostenibilità

Turismo, Arte e Cultura, brand del Paese

I settori del turismo e della cultura, vitali per l’economia italiana, sono stati fra i più colpiti dall’epidemia di COVID-19. Per questo, il comitato di esperti ha realizzato all’interno del piano Colao un altro «piano di difesa stagione 2020», che però non è stato inserito nel documento a nostra disposizione.

Questi gli interventi necessari, secondo il team guidato da Colao:

  • ripartizione del rischio tra locatore e conduttore nella forma di presunzione o, in alternativa, incentivazione della rinegoziazione dei canoni commerciali tramite riduzione IMU e TARI)
  • creazione del Presidio Turismo Italia per sviluppo di un piano strategico che coordini tutti gli attori coinvolti, dai Ministeri agli operatori
  • Piano comunicazione Turismo Italia, ossia avviare un’attività di PR e Reputation per la gestione dell’immagine dell’Italia
  • finanziamenti a tasso ridotto e crediti fiscali per la riqualificazione delle strutture ricettive
  • contributi a fondo perduto, credito di imposta e riduzione del cuneo fiscale a sostegno delle reti di imprese
  • revisione degli standard di qualità per gli alberghi e ridefinizione del meccanismo per l’attribuzione delle Stelle
  • valorizzazione del potenziale inespresso della ricchezza culturale, ambientale e artistica dell’Italia, incentivando la candidatura di nuove città a Città Creative riconosciute dall’UNESCO
  • miglioramento dell’accessibilità del turismo, tramite sviluppo dell’alta velocità e potenziamento delle infrastrutture
  • più risorse per la formazione nel comparto turistico
  • attrazione capitali privati (incentivi fiscali per la creazione di veicoli di Impact-investing, potenziamento dell’Art bonus…)
  • potenziamento di competenze specifiche in ambito museale e di artigianato specialistico

P.A., alleata di cittadini e imprese

Ecco le principali misure che il piano Colao ha previsto per la pubblica amministrazione, definita un’alleata di cittadini e imprese (in opposizione alla reputazione della «lenta macchina della burocrazia»):

  • intervenire sulla responsabilità dirigenziale
  • maggiore uso dell’autocertificazione
  • e-Procurement
  • incentivazione della digitalizzazione della PA
  • turnover e formazione continua
  • piano di Digital Health nazionale

Istruzione, Ricerca e Competenze, fattori chiave per lo sviluppo

Quanto al mondo dell’istruzione, della ricerca e del passaggio dall’educazione al lavoro, il piano Colao prevede:

  • modernizzazione del sistema della Ricerca
  • individuazione di poli di eccellenza scientifica
  • supporto ai ricercatori
  • spinta alla formazione su nuove competenze
  • partnership per upskilling
  • istituzione del diritto alla competenze
  • inclusione studenti con disabilità
  • istruzione terziaria professionalizzante
  • formazione ordini professionali

Individui e Famiglie, in una società più inclusiva ed equa

Per quanto riguarda invece i diritti sociali, la task force (inizialmente criticata per la bassa inclusività dei componenti) prevede:

  • istituzione di presidi di Welfare di prossimità
  • supporto psicologico alle famiglie
  • organizzazioni di cittadinanza attiva
  • servizi Territoriali sociosanitari
  • politiche del lavoro per le persone con disabilità
  • sostegno e sviluppo dell’occupazione femminile
  • sostegno economico per le donne vittime di violenza
  • valutazione di Impatto di genere (VIG)
  • conciliazione dei tempi di vita e sostegno alla genitorialità
  • interventi per le donne vittime di violenza
  • Fondo di contrasto alla povertà alimentare minorile
  • estensione del Servizio Civile a un maggior numero di partecipanti, con maggiore focus sulle attività e servizi per ridurre il digital divide dei bambini e delle famiglie più povere, oltre che sull’assistenza alle persone anziane e con disabilità.

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