In Messico sono scoppiate le proteste contro la brutalità della polizia dopo il video virale dell’arresto di Giovanni Lopez, che sarebbe stato picchiato a morte per non aver indossato la mascherina.
In Messico un ragazzo di 30 anni, Giovanni Lopez, è morto dopo essere stato arrestato, “picchiato e torturato” dalla polizia per non aver indossato la mascherina. Il video dell’arresto, che mostra gli agenti con fucili d’assalto che costringono López a salire sul camioncino mentre gli astanti chiedono la sua liberazione, ha dato il via alle proteste anti-polizia.
Messico, morto dopo arresto della polizia: il video è virale
Giovanni Lopez, un muratore di 30 anni, è stato arrestato il 4 maggio dagli agenti della polizia municipale della città di Ixtlahuacán de Los Membrillos, vicino Guadalajara. Il video dell’arresto ha fatto il giro del web: l’hashtag #JusticiaParaGiovanni (“Giustizia per Giovanni”) ha fatto tendenza su Twitter, dove gli utenti sostengono che l’uomo non è morto accidentalmente, ma è stato ucciso dalla polizia.
Sembra che Lopez sia stato arrestato perché non indossava la mascherina: nel video si sente un testimone chiedere “Solo perché non aveva la mascherina?”, mentre l’ufficiale risponde che Giovanni stava opponendo resistenza.
I familiari di Lopez, dopo l’arresto, lo hanno cercato alla stazione di polizia ma Giovanni era stato portato all’ospedale, dove lo hanno trovato morto. L’autopsia ha rivelato che Lopez è morto per una lesione cerebrale, ma i parenti raccontano che c’erano segni di tortura sul suo corpo e aveva un proiettile nel piede. Il fratello di Giovanni ha raccontato di aver ricevuto l’offerta di 9.000$ da parte del sindaco per non pubblicare il video.
Picchiato perché non indossava la mascherina
L’arresto è avvenuto nello Stato di Jalisco, dove il governatore Enrique Alfaro ha imposto rigide regole anti-Covid, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina in pubblico. Gli attivisti per i diritti umani avevano precedentemente avvertito che il suggerimento di Alfaro per chiunque ignorasse le misure era un chiaro invito agli abusi della polizia.
Il governatore ha promesso un’indagine approfondita, ma gli agenti coinvolti nell’arresto per ora sono ancora in servizio. Il pm ha affermato che Giovanni Lopez è stato arrestato per comportamento aggressivo, non per aver violato la misura anti contagio. Le persone vicine a Lopez hanno parlato con la stampa locale dicendo, però, che sono ricorrenti gli episodi di arresti, maltrattamenti e violenze da parte della polizia nei confronti delle persone che non indossano la mascherina in pubblico.
Le proteste contro la polizia
La vicenda ha messo in luce la brutalità della polizia in Messico, dove spesso gli agenti sono mal pagati e mal addestrati, ma sempre più militarizzati (anche a causa della cosiddetta Guerra alla droga) e inclini all’abuso di potere.
In un clima già rovente in America per la vicenda George Floyd, le proteste anti-polizia scoppiate in Messico hanno preso una piega molto violenta.
A Guadalajara, seconda città del Paese, i manifestanti si sono scontrati contro la polizia fuori dal palazzo del governo, dato fuoco alle auto delle pattuglie e vandalizzando l’edificio. Un video mostra anche i manifestanti che sfondano la porta del palazzo. Gli agenti hanno risposto con bastonate e gas lacrimogeni.
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