Posso andare a trovare un amico? Dal 18 maggio la risposta è sì, ma senza uscire dalla regione. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Dal 18 maggio cade una volta per tutte il divieto di andare a trovare a casa gli amici. La conferma nel nuovo decreto legge quadro sulla Fase 2, che stabilisce la riapertura delle attività produttive e commerciali e il via libera agli spostamenti all’interno della regione.
D’ora in avanti si potrà cenare con un amico, prendere un caffè o vedere un film insieme e non è più necessario il modulo di autocertificazione per giustificare gli spostamenti.
Il decreto non detta limiti precisi riguardo il numero di amici ai quali è possibile fare visita, tuttavia si ritiene ancora esteso il divieto di assembramento e di organizzare feste private. Si attendono però ulteriori chiarimenti e precisazioni anche perché il testo del decreto non disciplina nulla a riguardo.
Invece per andare a casa dei congiunti fuori regione si dovrà aspettare il 3 giugno, data che segna l’apertura degli spostamenti interregionali.
Amici, dal 18 maggio via libera agli incontri in casa
Con il decreto riapertura e il DPCM ad esso collegato si torna con lenta gradualità alla vita normale. Tra le novità più importanti c’è senza dubbio la possibilità di stare con gli amici anche in casa, esattamente come era stato previsto per i congiunti lo scorso 4 maggio.
Finalmente viene meno il divieto di vedere gli amici nei luoghi privati, come accade per i congiunti e gli affetti stabili. L’unico limite è che gli spostamenti - almeno fino al 3 giugno 2020 - sono limitati entro i confini della regione.
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Dal 18 maggio 2020 sì a visite in casa di amici e all’attività fisica e motoria insieme, si potrà inoltre andare al bar, a fare shopping o al ristorante in compagnia ma sempre nel rispetto del distanziamento sociale.
Secondo la comune interpretazione, durante le visite in casa tra amici è obbligatorio attenersi alle misure di sicurezza interpersonali, indossare la mascherina di protezione e sono vietate feste private e assembramenti.
C’è da dire però che il decreto riaperture (qui il testo definitivo in Gazzetta Ufficiale) non prevede espressamente il divieto di assembramento nei luoghi privati; anzi al comma 8 dell’articolo 1 troviamo scritto:
“È vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico”
Un punto che merita senza dubbio ulteriori precisazioni da parte delle autorità di Governo. Nel frattempo ci sentiamo di adottare la linea “restrittiva” : infatti il senso della Fase 2 è convivere con il virus nel rispetto delle normali misure preventive che sono appunto il distanziamento sociale, il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina.
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