Poste Italiane avvisa i risparmiatori riguardo la modifica delle condizioni del contratto per la prestazione dei servizi e delle attività di investimento. Profilazione e valutazione di adeguatezza tra i criteri imprenscindibili per operare alla luce della nuova direttiva.
A partire dal 15 dicembre 2017, Poste Italiane ha avviato una serie di procedure finalizzate ad informare i relativi clienti riguardo la modifica delle condizioni del contratto per la prestazione dei servizi e delle attività di investimento nonché del servizio di custodia e amministrazione di strumenti finanziari.
La Direttiva 2014/65/UE (Mifid II) ha lo scopo di rafforzare la protezione degli investitori ed incrementare la trasparenza dei mercati finanziari.
Tra le novità introdotte:
- Il rafforzamento delle procedure di ideazione, selezione e distribuzione di prodotti finanziari e di identificazione della clientela a cui sono destinati tenuto conto di esigenze e bisogni, propensione al rischio, competenze ed esperienze finanziarie, situazione finanziaria e capacità di sostenere eventuali perdite da parte della clientela stessa;
- Il rafforzamento degli obblighi di comunicazione, sia nella fase precedente l’operazione sia in quella successiva, in termini di rendicontazione periodica su costi/oneri e adeguatezza del portafoglio detenuto;
- L’ampliamento dei flussi informativi trasmessi dall’intermediario alla Consob sull’operatività in titoli della Clientela, allo scopo di aumentare la trasparenza nelle sedi di negoziazione.
A partire dal 3 gennaio 2018, dunque, Poste Italiane erogherà il servizio di consulenza aumentando la qualità del servizio offerta e rafforzando i presidi a tutela della clientela con le medesime modalità operative presso tutti gli uffici postali. Non sarà prevista operatività al di fuori della propria sede legale e delle proprie dipendenze (“offerta fuori sede”).
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