La riunione Fed non ha sorpreso e il rialzo dei tassi di 50 punti base ampiamente previsto è stato deciso. Dopo le parole d Powell, i mercati hanno ricevuto una spinta: per quale motivo?
Effetto Fed sui mercati oggi: dopo giornate di nervosismo nelle Borse mondiali, è tornato un clima di maggiore ottimismo.
L’aumento dei tassi di 50 punti base era stato ampiamente stimato dagli analisti e, quindi, non ha sorpreso le piazze finanziarie. A spingere il sentiment è stata piuttosto una sorta di rassicurazione da parte di Powell che le prossime mosse non saranno più aggressive.
Il presidente della Federal Reserve, infatti, ha minimizzato la probabilità di maggiori aumenti dei tassi dopo il più grande rialzo della banca centrale statunitense in due decenni.
In focus non c’è soltanto l’inflazione ma anche il pericolo recessione per la potenza mondiale Usa. I mercati, ad oggi, sembrano quindi apprezzare le parole di Powell.
Mercati in rally: il motivo è Powell
I mercati hanno prontamente reagito alla riunione della Federal Reserve di ieri, 4 maggio: azioni e obbligazioni sono aumentate spinte da un sentimento di sollievo degli investitori dopo che la Fed ha alzato i tassi di interesse come previsto, contrastando i timori di aumenti di grandi dimensioni.
Un indice azionario asiatico è salito di circa l’1%, aiutato da Hong Kong e dalla Cina, dove si sperano misure per sostenere un’economia indebolita dai blocchi di Covid .
I futures statunitensi si sono stabilizzati e i contratti europei sono balzati di oltre il 2%, dopo un aumento del 3% nell’indice S&P 500 che si è classificato come il più grande dal 2020. Anche il Nasdaq Composite, incentrato sulla tecnologia, ha invertito le perdite precedenti per chiudere oltre il 3% in più.
Nei mercati obbligazionari, il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni di riferimento è sceso di 0,04 punti percentuali al 2,92%, dopo essere salito nel periodo precedente l’annuncio. Il dollaro è rimasto al ribasso dopo essersi ritirato nella scia della Fed.
Jerome Powell ha affermato che un aumento di 75 punti base “non è qualcosa che il comitato sta attivamente prendendo in considerazione”, stimolando il rally del mercato.
La banca centrale statunitense consentirà inoltre alle sue partecipazioni in Treasury e titoli garantiti da ipoteca di diminuire a giugno a un ritmo mensile iniziale combinato di $47,5 miliardi, aumentando in tre mesi a $95 miliardi.
Secondo alcuni analisti, comunque, resta probabile che la reazione del mercato si evolva man mano che gli investitori digeriscono il commento di Powell.
Un’ondata globale di inasprimento monetario insieme alle pressioni sui prezzi alimentate dalle materie prime potrebbe ancora danneggiare la crescita economica. Anche la Russia sta continuando la sua guerra in Ucraina e le restrizioni Covid della Cina stanno bloccando le catene di approvvigionamento globali.
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Troppo ottimismo sulla Fed?
L’analisi sulla decisione Fed e sul suo impatto anche nel prossimo futuro si sta facendo più intensa.
“Rimuovere parte dell’incertezza è utile per riportare nei mercati parte del denaro che è stato in disparte, che si tratti di obbligazioni o azioni”, ha dichiarato a Bloomberg Television Erin Gibbs, chief investment officer di Main Street Asset Management LLC.
Tuttavia non mancano note di criticità. Nancy Davis, chief investment officer di Quadratic Capital Management LLC, ha affermato in una nota che “il mercato è troppo ottimista sulla capacità della Fed di domare l’inflazione. Potremmo trovarci di fronte a un ambiente di stagflazione.”
Greg Bassuk, amministratore delegato di AXS Investments a New York ha aggiunto che i mercati dovranno comunque fare i conti con le tensioni geopolitiche, i problemi del Covid in corso e i risultati ad ampio raggio sugli utili aziendali. “Quindi, nonostante la mossa della Fed, pensiamo che vedremo ancora un po’ più di volatilità in futuro”, ha evidenziato.
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