Precari scuola: secondo la Corte costituzionale è incostituzionale l’abuso di supplenze. Ma con le assunzioni della Buona Scuola il problema è stato superato? Ecco le ultime novità.
Precari scuola, ultime novità: sulla vertenza promossa dagli insegnati precari si è recentemente espressa la Corte Costituzionale in merito al sistema italiano delle supplenze scolastiche.
La Corte Costituzionale ha diffuso un comunicato stampa dove riconosce l’illegittimità costituzionale della normativa dei rinnovi contrattuali che regola il sistema delle supplenze del personale docente e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario italiano.
La Corte Costituzionale ha stabilito infatti che la reiterazione abusiva dei contratti di lavoro a tempo determinato è incostituzionale, così come denunciato dagli insegnati precari.
Precari scuola: l’abuso di supplenze è incostituzionale. Ecco perchè
Secondo la Corte Costituzionale il sistema italiano di supplenze scolastiche viola la nostra Costituzione.
Infatti, come osserva la Corte Costituzionale, la normativa italiana che regolamenta le supplenze del personale docente e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario viola la normativa comunitaria perchè consente «il rinnovo potenzialmente illimitato di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti nonché di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, senza che ragioni obiettive lo giustifichino».
Quindi l’utilizzo di contratti di lavoro a tempo determinato per oltre 36 mesi, limite massimo consentito dalla legge italiana, rappresenta un vero e proprio abuso nella gestione delle supplenze.
La Corte Costituzionale quindi si allinea a quanto statuito nella sentenza Mascolo emessa nel 2014 dalla Corte di Giustizia del Lussemburgo che ribadisce il divieto di abuso di contratti a termine quando non si utilizzano per esigenze temporanee.
La normativa comunitaria in materia di supplenze infatti impone agli Stati Membri di giustificare con motivi oggettivi la reiterazione dei contratti a termine salvo in caso di abuso, risarcire il danno subito dal lavoratore.
Precari scuola: problema superato con le assunzioni delle Buona Scuola?
La Corte precisa anche che l’illegittimità costituzionale é in realtà limitata.
Leggendo infatti il comunicato stampa, secondo la Corte Costituzionale la legge sulla Buona Scuola del governo Renzi avrebbe sanato la situazione.
Il piano straordinario di assunzioni indetto con la Buona Scuola rappresenterebbe una misura riparatoria sufficiente per il personale docente ed escluderebbe una nuova ondata di assunzioni per gli insegnanti precari della scuola italiana.
Viceversa per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario mancando un piano che ne preveda l’assunzione si apre la strada per il risarcimento del danno.
Questo significa che i Tribunali del lavoro riconosceranno gli indennizzi per il personale precario escluso dalle assunzioni previste dalla Buona Scuola che faranno ricorso.
Tuttavia, alla luce della recente sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, l’indennizzo non potrà superare l’esigua misura compresa tra le 2,5 e le 12 mensilità.
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