Come funzionano i prestiti per pensionati? Quali requisiti sono richiesti? Ecco una guida completa sull’argomento.
Negli ultimi tempi, i prestiti per pensionati sono diventati estremamente popolari: sono sempre di più i clienti over 65 che si rivolgono alle banche per ottenere credito, e le motivazioni sono le più disparate, dalla necessità di finanziare le cure mediche all’acquisto di un bene o un immobile, dal pagamento della retta universitaria per figli e nipoti fino ai viaggi personali.
Come funzionano i prestiti per pensionati? Quali sono i requisiti comunemente richiesti dagli istituti bancari? Ecco una guida completa sull’argomento.
Prestiti per pensionati: cessione del quinto
Le banche, nella maggior parte dei casi, non sono poi così restrittive nei confronti dei pensionati, poiché dispongono di un reddito fisso ben più sicuro di qualsiasi stipendio, anche se spesso l’età avanzata costituisce un problema per l’accesso ai servizi, in quanto sono riservati a clienti che non hanno superato i sessantacinque o settant’anni.
Per tale ragione, una larga percentuale di prestiti per pensionati viene proposta nella forma della cosiddetta cessione del quinto, una modalità che lascia una certa autonomia al cliente e assicura, al tempo stesso, un buon margine di sicurezza all’istituto in questione: l’accordo, infatti, avviene direttamente con l’Inps, cui spetta l’onere di ripagare la somma, scalando la rata mensile dalla pensione, purché questa non superi, appunto, un quinto del reddito.
Con la cessione del quinto è possibile ottenere fino a 75.000 euro, da rimborsare in un periodo non superiore ai 10 anni, purché la conclusione del piano di ammortamento avvenga entro il compimento dell’ottantacinquesimo anno di età: le condizioni di questi servizi sono, in genere, abbastanza favorevoli, ed anche i tassi di interesse vengono stabiliti dalla convenzione tra l’Inps e buona parte delle banche.
La cessione del quinto, tuttavia, non può essere applicata alle pensioni sociali, agli assegni per invalidità o di sostegno, ed anche agli ex dipendenti bancari: in questi casi, dunque, occorre ricorrere ad altre modalità, che in genere vedono il coinvolgimento di altre persone, una su tutte la fideiussione.
Prestiti per pensionati: requisiti
Per accedere ai prestiti per pensionati, è necessario calcolare innanzitutto la quota massima detraibile dalla pensione, un’operazione eseguita presso le sedi Inps dislocate sul territorio, ed in seguito fornire la Comunicazione di Cedibilità, un documento fondamentale per dare avvio al preventivo e alla contrattazione.
Ulteriori requisiti comunemente richiesti sono: la carta d’identità e il codice fiscale in corso di validità, il cud o il cedolino della pensione e il permesso di soggiorno per i clienti che non risiedono in Italia.
In alcuni casi, per garantire maggiore serenità sia al cliente che ai suoi familiari, occorre stipulare una copertura assicurativa, il cui costo viene inserito all’interno delle spese generali del finanziamento, che funge da indennizzo per la banca in caso di decesso improvviso o per gravi infortuni.
Dunque, i prestiti per pensionati costituiscono una valida soluzione per tutti coloro che necessitano un aiuto per pagare spese improvvise (cure mediche, farmaci, spostamenti, funerali ecc.) o che vogliono contribuire a quelle dei figli o dei nipoti (acquisto della casa, matrimonio, retta universitaria, viaggi ecc.): vi suggeriamo, in ogni caso, di rivolgervi ad un buon consulente prima di sottoscrivere gli accordi, e di valutare per bene le principali offerte, per essere certi di strappare le condizioni più vantaggiose.
© RIPRODUZIONE RISERVATA