Banca d’Italia riduce le stime sulla crescita del Pil italiano nel 2019 di 3 decimi rispetto al Bollettino economico di gennaio
Il coro di voci pessimiste sulle sorti dell’economia italiana si fa sempre più nutrito e ad esso si aggiunge la voce autorevole di Banca d’Italia che oggi ha rivisto al ribasso le sue stime di crescita del Pil Italia contenute nel Bollettino economico stilato lo scorso gennaio.
Le previsioni diffuse oggi da Via Nazionale sono state svolte «nell’ambito dell’esercizio previsivo coordinato dell’Eurosistema», ha spiegato Bankitalia nella nota di accompagnamento. La riduzione delle stime, di fatto, suona come una bocciatura nei confronti dei provvedimenti economici dell’attuale governo che non stimolerebbero a dovere la crescita economica dell’Italia.
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Bankitalia taglia le stime su Pil Italia
Secondo le previsioni di Banca d’Italia il Paese dovrebbe mostrare i seguenti tassi di crescita nel prossimo triennio:
- +0,3% nel 2019 (3 decimi di punto percentuale in meno rispetto al Bollettino economico di gennaio);
- +0,7% nel 2020 (2 decimi di punto percentuale in meno rispetto al Bollettino economico di gennaio);
- +0,9% nel 2021 (1 decimo di punto percentuale in meno rispetto al Bollettino economico di gennaio).
Le proiezioni – spiega Via Nazionale nel comunicato - sono basate sulle informazioni disponibili al 15 maggio (per la formulazione delle ipotesi tecniche) e al 22 maggio (per i dati congiunturali).
«Non tengono pertanto conto della lieve revisione al ribasso della crescita del Pil nel primo trimestre diffusa dall’Istat il 31 maggio rispetto al dato preliminare del 30 aprile», specifica l’istituto presieduto da Ignazio Visco. L’inflazione media del 2019 è vista da Banca d’Italia a +0,8%, a +1% nel 2020 e a +1,5% nel 2021.
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