OPEC: ottimismo su riunione produzione, l’Iran si unirà in un secondo momento

Matteo Bienna

22 Marzo 2016 - 10:29

Petrolio: ottimismo su riunione produzione dal segretario generale OPEC. L’Iran potrebbe unirsi in un secondo momento.

OPEC: ottimismo su riunione produzione, l’Iran si unirà in un secondo momento

L’Iran potrebbe unirsi agli altri paesi produttori di petrolio e condividere i loro piani in un secondo momento. Questo è il pensiero del segretario generale dell’OPEC, che parla del settore delle esportazioni dell’Iran come la causa di questo presa di posizione.

I paesi membri (e non) dell’OPEC parteciperanno al meeting del prossimo 17 aprile in Qatar per fare un punto sulla produzione di petrolio, alla luce di un eccesso nelle scorte e del recente aumento dei prezzi.

L’annuncio di una mancata partecipazione al meeting dell’Iran, secondo il segretario generale dell’OPEC, non deve destare preoccupazioni.

Petrolio: Iran potrebbe unirsi al congelamento produzione in un secondo momento

La mancata partecipazione dell’Iran al prossimo meeting aveva destato preoccupazione, ma el-Badri, segretario generale dell’OPEC, smorza i toni:

“Spero che i risultati del meeting siano positivi. L’Iran non si sta opponendo all’incontro del 17 aprile, sta semplicemente vivendo una particolare situazione produttiva e, con ogni probabilità, si uniranno al nostro gruppo nel prossimo futuro.”

Le parole del segretario generale dell’OPEC testimoniano come la posizione tenuta dall’Iran non debba essere vista come contraria ad un congelamento della produzione, soprattutto nell’ottica che tale prospettiva venga incoraggiata dall’intero gruppo.

L’Iran sta cercando di incrementare il proprio settore delle esportazioni e attualmente non è del tutto solidale ai membri dell’OPEC e alle loro intenzioni.
Ma lo sarà, secondo el-Badri, in un secondo momento.

Petrolio: attesa per il meeting del 17 aprile

Il prossimo 17 aprile, nella capitale del Qatar, è previsto un meeting per i paesi esportatori di petrolio, membri dell’OPEC, e non solo.
Dopo aver saltato la riunione di marzo e vista la recente evoluzione del prezzo del barile, il meeting di aprile si appresta a ricoprire un ruolo cruciale per la produzione futura di petrolio.

La discussione riguarderà la possibilità di un congelamento dell’attività produttiva da parte dei paesi membri dell’OPEC, allo scopo di potersi liberare delle scorte in eccesso, senza fermare la risalita del prezzo del petrolio.

“Spero che il prezzo del petrolio continui a salire”

Afferma il segretario generale dell’OPEC

“ In maniera moderata ma mi aspetto una continuazione della salita del prezzo. Ad ora l’unico problema è rappresentato da un’eccedenza di scorte, circa 300 milioni di barili.”

Secondo le sue affermazioni, un congelamento della produzione è necessario al fine di liberarsi delle scorte in eccesso, senza provocare un rallentamento nella salita del prezzo del petrolio.

Le parole di el-Badri assicurano che l’ipotesi di un congelamento è concreta e avverrà con ogni probabilità il prossimo 17 aprile. Si vedrà poi la reazione dei mercati e l’eventuale piano d’azione da applicare in seguito.

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