Economia Italia: ecco perché non riusciamo a crescere

Luca Fiore

22 Febbraio 2019 - 16:43

Si parla spesso del gap di produttività del nostro Paese. Nell’ultimo Macro Data Viz realizzato dagli analisti di Prometeia, l’andamento della produttività italiana è confrontato con quello di Germania e Francia. Vediamo con quali risultati.

Economia Italia: ecco perché non riusciamo a crescere

Lo “spread” di crescita tra Italia e Francia e Germania è dovuto al divario tra le diverse dinamiche della produttività totale dei fattori. Parola di Prometeia, l’associazione che conduce attività di ricerca fondata nel 1974 da Beniamino Andreatta.

Nel giorno in cui Fitch è chiamata ad esprimersi sul merito di credito del nostro Paese, su cui inevitabilmente finiranno per pesare le considerazioni relative l’andamento del Pil, la società di ricerca bolognese ha emesso un nuovo studio che prova a rilevare le cause del differente andamento delle economie dei tre Paesi europei.

Colpa delle recessione, ma non solo

L’economia italiana cresce poco da troppo tempo e questo ha spinto il reddito pro-capite dei cittadini italiani al livello del 1999. “Certamente –rilevano gli analisti di Prometeia nel Macro Data Viz- è colpa della grande recessione, ma non solo”.

La crescita dell’economia può essere scomposta in tre componenti: il fattore lavoro (occupati e ore lavorate pro-capite), il capitale (investimenti e il loro grado di utilizzo) e la produttività dei fattori (Total Factor Productivity, TFP), cioè la parte residua di output che eccede gli input di lavoro e capitale.

“In altri termini, la TFP è una misura del grado di efficienza del sistema economico nel suo complesso”.

“Dalla Figura 2 risulta chiaro che l’economia italiana non si è differenziata da quelle di Francia e Germania per i contributi di lavoro e capitale, quanto piuttosto per una riduzione della TFP”.

TFP dietro il gap di crescita

Il differenziale di crescita tra Italia e Francia e Germania è lo specchio del divario tra le diverse dinamiche della produttività totale dei fattori che, da vent’anni, ogni anno, “spiegano” 0,8 decimi di minore crescita rispetto alla Germania, 0,5 decimi rispetto alla Francia.

La TFP è una misura che fornisce indicazioni sul grado di efficienza dei fattori produttivi, lavoro e capitale. Dipende da molteplici variabili: dimensione d’impresa, managerialità, digitalizzazione, efficienza dell’amministrazione pubblica e dell’apparato legislativo-giudiziario, divario Nord-Sud, istruzione, qualità del capitale, meritocrazia, differenziazioni salariali, quantità e qualità delle infrastrutture, ecc”.

“Gli aspetti che concorrono a definirla rappresentano altrettanti campi dove la politica economica potrebbe intervenire per togliere il freno alla crescita italiana”.

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