Il Renminbi cinese, spesso chiamato Yuan come la sua unità di base, viene negoziato a due diversi tassi di cambio: uno “onshore” (CNY) e uno “offshore” (CNH). Ma qual è realmente il valore della “valuta del popolo”?
Il Renminbi è la valuta ufficiale avente corso legale in Cina. Letteralmente “Moneta del popolo”, il Renminbi viene emesso dalla Banca Popolare Cinese (PBoC, People Bank of China) ed è comunemente espresso con l’abbreviazione RMB. L’altra denominazione con cui viene abitualmente indicata la divisa cinese è Yuan, anche se in realtà questo nome è improprio poiché indica un’unità di conto del Renminbi.
La divisa cinese è infatti suddivisa in tre unità base: yuan, jiao e fen pari rispettivamente a 1/1, 1/10 e 1/100. L’unità base del Renminbi è lo yuan. Uno yuan è a sua volta diviso in 10 jiao. Uno jiao è diviso in 10 fen. Tutte le denominazioni, dalla più piccola alla più grande, sono disponibili in banconote: il taglio più grande del Renminbi è la banconota da 100 yuan, il più piccolo taglio è la moneta o la banconota da 1 fen, (un centesimo di yuan).
Renminbi: quotazione “onshore” e “offshore”
Per decisione del Governo centrale di Pechino il Renminbi, pur essendo un’unica moneta, viene negoziata a due diversi tassi di cambio, in base al luogo di contrattazione:
- Esiste una quotazione “onshore” il cui simbolo/abbreviazione è “CNY”, valida per le transazioni interne al Paese;
- Esiste una quotazione “offshore”, il cui simbolo/abbreviazione è “CNH”, valida per le transazioni esterne al Paese.
Di fatto la Cina mantiene il controllo sui flussi di capitale in entrata e uscita dal Paese, utilizzando per lo scopo anche il tasso di cambio del Renminbi verso l’estero. Il mercato in CNH è ancora relativamente debole e poco liquido, in particolare se confrontato con i mercati in euro e dollari, ma cresce con grande rapidità, man mano che vengono progressivamente abolite le restrizioni sullo stesso.
Renminbi: il grande processo di liberalizzazione e la nascita del cambio offshore
La versione offshore del Renminbi è stata concepita nel luglio del 2009 dal Governo centrale come progetto pilota per promuovere l’utilizzo dello Yuan negli scambi commerciali internazionali. Il progetto inizialmente aveva coinvolto le sole aree di Hong Kong, Macao e i Paesi dell’Asean (Associazione delle nazioni del sud-est asiatico), salvo poi esser stato esteso nel 2010 e successivamente nel 2011, anche ad altre aree dell’Asia e dell’Europa.
Il progetto pilota ha permesso alla moneta cinese di entrare nella top ten delle monete più utilizzate negli scambi commerciali a livello internazionale, tanto che nel 2015 il Renmimbi è entrato a far parte del basket di valute di riserva del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Tramite questo processo di internazionalizzazione, l’utilizzo del Renminbi negli scambi con l’Europa è cresciuto esponenzialmente, così come quello con i Paesi confinanti della regione asiatica. Nel resto del mondo lo Yuan offshore è oggi molto utilizzato da Paesi come il Regno Unito, gli Stati Uniti, Francia, Australia e Germania.
Il mercato dello Yuan offshore è attualmente regolato da 3 clearing banks: la BOC di Hong Kong, la BOC di Taiwan e l’ICBC di Singapore. Il grande sviluppo nell’utilizzo della moneta cinese ha permesso l’introduzione da parte del governo di Pechino di strumenti finanziari denominati in valuta offshore quali i “Dim Sum Bond”, i depositi valutari in CNH e strumenti volti alla gestione del rischio del tasso di cambio.
Differenza tra Yuan CNY e Yuan CNH
Attualmente CNY onshore e CNH offshore sono due mercati distinti. Oltre alle differenze tecniche, la principale caratteristica del CNY è che il suo tasso di cambio con il dollaro Usa è determinato dalla Banca centrale cinese. Gli operatori del mercato in CNY sono normalmente degli esportatori onshore, che acquistano Renminbi al tasso CNY e vendono Dollari americani.
A differenza del primo, il tasso di cambio CNH è determinato dall’incrocio fra offerta e domanda privata di Renminbi che proviene dai mercati esteri. Per quanto l’offerta del CNH venga soppressa mediante regolamento dal governo cinese, la domanda (ad esempio quella degli speculatori che prevedono un apprezzamento della moneta cinese) è, in linea generale, superiore all’offerta. Pertanto esistono casi in cui il CNH viene negoziato a livelli più alti rispetto al valore del CNY.
I tassi di cambio CNY e CNH nel Forex
Essendo entrambi i cambi rappresentativi del Renmimbi, sia CNY che CNH dovrebbero presentare lo stesso andamento dei corsi se messe a confronto con una stessa unità di conto. In generale infatti è così: i tasi di cambio USD/CNH e USD/CNY presentano spesso la stessa dinamica e livelli fra loro simili. Di conseguenza il rapporto CNH/CNY dovrebbe tendere sempre alla parità, ossia oscillare nell’intorno di 1.
Nella realtà però non sempre è così. Per le ragioni di domanda/offerta esposte nel paragrafo precedente, in passato è avvenuto che il cambio CNH/CNY si discostasse molto da una situazione di parità.
È capitato una prima volta nell’agosto del 2008, all’alba del fallimento Lehman Brothers: le tensioni sul mercato in CNH (un brusco calo della domanda) hanno causato una sopravvalutazione della coppia USD/CNH, che ha a sua volta influito sulla coppia USD/CNY (con conseguente quotazione più alta fissata dalla PBoC in risposta all’agitazione sui mercati finanziari).
La seconda volta all’apice della crisi del debito europeo, nel 2011. I timori di un impatto negativo sugli esportatori cinesi in seguito a un repentino calo della domanda proveniente dall’Europa hanno spinto le autorità cinesi ad affermare che il tasso di cambio USD/CNY sarebbe stato mantenuto relativamente stabile. In seguito a questa previsione di un prezzo più elevato per la coppia USD/CNY e, di conseguenza, una domanda inferiore di CNH, la coppia USD/CNH veniva scambiata a livelli più alti rispetto a quella USD/CNY.
Sfruttare le opportunità di arbitraggio
Dato che il cambio CNH/CNY non è realmente negoziabile, le alterazioni di valore fra i due cambi possono creare opportunità di arbitraggio sul mercato Forex. Nella pratica è difficile sapere se è il cambio offshore (CNH) a essere sopravvalutato rispetto al cambio onshore (CNY) o se vale il viceversa. Quello che un operatore può fare è controllare le coppie USD/CNH e USD/CNY, quindi acquistare in contemporanea quella con la quotazione più bassa e vendere quella con la quotazione più alta. Quando le due coppie torneranno sullo stesso livello significa che la coppia CNH/CNY è tornata in parità.
Il futuro del Renminbi
Vista la centralità della Cina nei flussi commerciali internazionali, il Renminbi è destinato ad accrescere sempre più il suo ruolo di valuta internazionale. Il mercato offshore del Renmimbi diventerà pertanto sempre più importante per investitori e aziende, siano esse importatrici o esportatrici. Queste ultime saranno accreditate ad emettere obbligazioni denominate in CNH. Ad esempio, nel 2010 sono state emesse le obbligazioni della prima “Dim Sum” da parte di McDonalds, Caterpillar, China Development Bank e di alcune aziende con sede a Hong Kong. Lo stesso vale anche per il mercato onshore: i cambi EUR/CNY e USD/CNY dovrebbero a breve acquisire lo status di coppie valutarie maggiori (al pari di EUR/JPY e USD/JPY).
Per rendere questo processo più fluido e veloce sarebbe necessario che il Governo cinese lasci le redini del cambio CNY nelle mani degli operatori e sottoponga a minori controlli i flussi di capitali dall’estero che avvengono in CNH.
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