In finanza, «andare short e long» ha un suo significato specifico. Diamo una definizione di posizione corta e lunga e qualche esempio per capire.
Nel gennaio 2021, le azioni GameStop hanno fatto storia passando da meno di 5$ a quasi 325$ in soli sei mesi, causando perdite stimate di 2 miliardi di dollari per i venditori allo scoperto. Questo evento straordinario ha aperto gli occhi a milioni di trader e investitori (di ogni tipo) sull’importanza di comprendere le posizioni short e long nel trading moderno.
Infatti, mentre andare short permette di guadagnare nei mercati in discesa, le posizioni long generano profitti quando i prezzi salgono. Con oltre 17.000 mercati disponibili per il trading, è fondamentale sapere che il 74% dei trader al dettaglio perde denaro nelle negoziazioni, principalmente a causa di una comprensione inadeguata delle strategie short e long.
Quindi, i termini «posizione long» e «posizione short» sono concetti fondamentali che descrivono le strategie opposte utilizzate dai trader per cercare di trarre profitto dai movimenti dei prezzi degli asset. Ecco definizione e significato delle diverse posizioni, con qualche esempio utile e coerente per capire meglio.
Il significato di short e long
Le prime domande che un investitore principiante si dovrebbe fare sono: cosa significa andare short o long? Cosa sono le posizioni lunghe o corte?
Partendo dalle basi, potremmo dire:
- andare short è traducibile come “andare corto” e significa vendere;
- andare long è traducibile come “andare lungo” e significa acquistare.
Andare short (o “vendere allo scoperto”) significa vendere un asset che non si possiede, con l’obiettivo di riacquistarlo in futuro a un prezzo più basso. Il profitto deriva dalla differenza tra il prezzo di vendita iniziale e quello di riacquisto. La vendita allo scoperto avviene generalmente prendendo in prestito l’asset da un broker, vendendolo sul mercato e poi riacquistandolo in seguito per restituirlo al broker.
Andare long significa, invece, acquistare un asset con l’aspettativa che il suo prezzo aumenti nel tempo. In sostanza, il trader compra basso per poi vendere alto, generando un profitto dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita.
Posizione short e long: ecco l’uso nel trading
Prendendo come esempio il mercato del Forex, andare long su Eur/Usd vuol dire acquistare Euro vendendo Dollari Usa, puntando ad un apprezzamento (aumento di valore) della moneta unica.
In questo caso l’aspettativa è di un aumento del valore del cambio. Si avrà, quindi, una visione rialzista del mercato.
Andare short su Eur/Usd vuol dire vendere Euro acquistando Dollari americani, puntando, quindi, un apprezzamento del biglietto verde nei confronti della moneta unica. In questo caso l’aspettativa è di una diminuzione di valore del cambio.
Si aprirà così una posizione che mira a una flessione del prezzo. La visione che il trader avrà del mercato sarà ribassista.
Ecco, in maniera molto semplificata, l’applicazione pratica di «posizione short e long»:
Se credi che | Andrai | Il contratto di apertura | Il contratto di chiusura |
---|---|---|---|
Il prezzo aumenterà | Long | Compra (buy) | Vendi (sell) |
Il prezzo scenderà | Short | Vendi (sell) | Compra (buy) |
Andare long o short: qualche esempio pratico
Per inquadrare meglio come funzionano le posizioni long e short nel trading, potrebbe essere utile addentrarsi in qualche casistica più specifica.
Trading con posizione long
Immaginiamo che un trader stia osservando le azioni della società tecnologica immaginaria TechFuture Inc., che nel 2025 ha recentemente annunciato un’importante innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale. A seguito di questa notizia, il trader prevede un aumento del prezzo delle azioni.
- Prezzo attuale: €100 per azione
- Decisione del trader: acquista 100 azioni di TechFuture Inc.
- Investimento totale: 100 azioni × €100 = €10.000
Dopo due settimane, il mercato reagisce positivamente alla notizia e le azioni salgono a €120.
- Valore delle azioni dopo l’aumento: 100 azioni × €120 = €12.000
- Profitto realizzato: €12.000 - €10.000 = €2.000
In questo caso, il trader ha guadagnato il 20% grazie alla posizione long.
E i rischi da considerare? Il rischio principale di una posizione long è che il prezzo dell’asset diminuisca invece di aumentare. Ad esempio, se le azioni di TechFuture Inc. fossero scese a €90, il trader avrebbe subito una perdita di €1.000. Tuttavia, in una posizione long su azioni (non su strumenti derivati), la perdita massima è limitata al capitale investito (€10.000 in questo caso).
Trading con posizione short
Supponiamo che un trader preveda un calo del prezzo delle azioni della compagnia automobilistica immaginaria GreenMotors Ltd., a causa di risultati finanziari deludenti annunciati nel primo trimestre del 2025.
- Prezzo attuale: €150 per azione
- Decisione del trader: vende allo scoperto 100 azioni prese in prestito
- Entrata iniziale: 100 azioni × €150 = €15.000
Dopo alcuni giorni, il mercato reagisce negativamente ai risultati finanziari, facendo scendere il prezzo delle azioni a €120.
- Costo di riacquisto: 100 azioni × €120 = €12.000
- Profitto realizzato: €15.000 - €12.000 = €3.000
Il trader ha quindi guadagnato €3.000 dalla posizione short.
Va detto che il rischio di una posizione short è teoricamente illimitato. Se il prezzo delle azioni di GreenMotors Ltd. fosse salito invece di scendere, ad esempio a €180, il trader avrebbe dovuto riacquistare le azioni a un prezzo più alto, subendo una perdita di €3.000.
In casi estremi, se il prezzo di un’azione salisse vertiginosamente, le perdite potrebbero superare il capitale inizialmente previsto, portando a margin call da parte del broker, che richiederebbe ulteriori fondi per coprire le perdite.
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Le differenze principali tra le posizione short e long
Per riassumere in maniera schematica short e long nel trading, potremmo riferirci alla seguente tabella in merito ai punti chiave.
Aspetto | Posizione Long | Posizione Short |
---|---|---|
Obiettivo | Guadagnare dall’aumento dei prezzi | Guadagnare dal calo dei prezzi |
Operazione iniziale | Acquisto dell’asset | Vendita di asset preso in prestito |
Profitto massimo | Illimitato (nessun limite al rialzo dei prezzi) | Limitato (il prezzo può scendere solo fino a 0) |
Perdita massima | Limitata al capitale investito | Illimitata (nessun limite al rialzo dei prezzi) |
Mercati utilizzati | Azioni, obbligazioni, criptovalute, ecc. | Azioni, derivati, CFD, opzioni |
Adatto a mercati | Rialzisti (bull market) | Ribassisti (bear market) |
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