Quanti sono davvero i positivi asintomatici? Il nuovo studio

Martino Grassi

16/08/2021

Quanti sono davvero gli asintomatici? A fare chiarezza sul numero di persone positive che non manifestano i sintomi della malattia ci pensa un nuovo studio condotto negli Stati Uniti.

Quanti sono davvero i positivi asintomatici? Il nuovo studio

Quanti sono davvero i positivi asintomatici? Dall’inizio della pandemia, secondo la John Hopkins University, hanno contratto il Covid più di 207 milioni di persone e di questi 4,4 non ce l’hanno fatta a superare la malattia. Per quanto riguarda il nostro Paese invece i contagi sono stati più di 4 milioni, mentre i decessi circa 128.000.

Secondo numerosi esperti però i numeri ufficiali dei contagi rappresentano una sottostima. Il numero reale delle persone positive infatti sarebbe molto più alto dato che moltissimi soggetti risultano essere asintomatici. Proprio per questo motivo non sviluppano i sintomi della malattia e dunque non si sottopongono ad alcun test. A fare chiarezza sul reale numero delle persone positive ci pensa un nuovo studio statunitense. Vediamo dunque quante sono davvero le persone positive al Covid-19.

Quanti sono davvero gli asintomatici?

Determinare con esattezza quale sia il vero numero delle persone positive al Covid-19 è quasi impossibile, tuttavia un team di ricerca internazionale guidato da scienziati della Scuola di Salute Pubblica dell’Università di Yale ha cercato di calcolare quale sia la reale percentuale delle persone asintomatiche, stabilendo che dovrebbe aggirarsi attorno al 35% del totale degli infetti.

Gli scienziati, guidati dalla professoressa Pratha Sah, ricercatrice presso il Center for Infectious Disease Modeling and Analysis dell’ateneo di New Haven, hanno condotto una revisione sistemica e una meta analisi su centinaia di articoli scientifici. Stando al modello elaborato dal gruppo di ricerca è stato possibile concludere che la percentuale dei casi asintomatici si aggira tra il 35,1% o il 36,9% e che dunque una persona su tre è positiva al Covid anche se non mostra alcun sintomo.

“Abbiamo trovato prove di una maggiore asintomaticità nei bambini rispetto agli anziani e di una minore asintomaticità tra i casi con comorbilità rispetto ai casi senza condizioni mediche di base. Una maggiore asintomaticità in età più giovane suggerisce che è necessaria una maggiore vigilanza tra questi individui”, hanno aggiunto gli autori dello studio.

Dato che le persone asintomatiche sono un numero estremamente alto e che anche se non manifestano i sintomi del Covid-19 possono comunque infettare le altre persone, anche se vaccinate, gli esperti fanno sapere che l’unico modo per contenere la diffusione del virus è aumentando e migliorando gli screening e il tracciamento dei contatti, in modo tale da “scovare” il maggior numero possibile di positivi.

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