Diritti TV: Aurelio De Laurentiis ha illustrato agli altri presidenti il suo piano a partire dal 2021 che andrebbe a raddoppiare gli attuali incassi dei club di Serie A.
Metti una sera a cena tutti i presidenti della Serie A, invitati da Aurelio De Laurentiis che li ha voluti riunire tutti a tavola lo scorso 20 luglio a Roma. Oggetto dell’invito l’illustrazione del suo piano in merito ai diritti TV.
Il tempo ormai sta stringendo: a settembre sarà pubblicato il bando per i diritti TV del triennio 2021-2024 dove, come ormai appare essere chiaro, ci potrebbero essere grandi novità a partire dalla nascita del tanto chiacchierato canale della Lega.
Se le offerte da parte dei vari broadcaster non dovessero essere considerate sufficienti, cosa che appare scontata visto che Sky e DAZN non appaiono essere intenzionati a sborsare più di quanto già versano per un prodotto in declino visto il calo degli spettatori, a quel punto ai club non rimarrebbe altro che la strada del canale della Lega per aumentare i propri ricavi.
In quest’ottica sono pervenute sul tavolino di via Rosellini sei offerte vincolanti per la media company che commercializzerà i diritti TV da parte di altrettanti fondi di investimento, oltre alle proposte di partnership arrivate da Wanda e Mediapro.
In questo scenario di grande incertezza, Aurelio De Laurentiis ha presentato ai colleghi la sua proposta su come raddoppiare gli attuali introiti relativi ai diritti TV, che stando al suo schema arriverebbero a generare oltre 2 miliardi a stagione per la Serie A.
Diritti TV Serie A: il piano di De Laurentiis
Al momento uno spettatore per vedere tutte le partite in televisione della Serie A deve avere due abbonamenti, con Sky e DAZN, ma se dovesse veramente partire il canale della Lega a partire dal campionato 2021-2022 cambierebbe tutto.
L’utente per vedere tutte le partite del campionato andrebbe a fare un unico abbonamento, con gli incontri che poi saranno visibili su più piattaforme in base agli accordi siglati con i vari operatori.
Con l’attuale accordo sui diritti TV i venti club della Serie A al momento incassano complessivamente 1,15 miliardi a stagione. Stando a quanto rivelato da Milano Finanza, con il piano di Aurelio De Laurentiis che si basa sul canale della Lega gli introiti nel prossimo triennio andrebbero sensibilmente ad aumentare.
Fonte Milano Finanza
Come si può vedere, stando al piano del presidente del Napoli uno spettatore andrebbe a pagare 29,99 euro al mese Iva esclusa (36,59 euro con l’Iva) per vedere sulla piattaforma scelta (Sky, DAZN, Tim ecc…) tutte le partite del nostro massimo campionato.
Così facendo per il campionato 2021-2022 è stato stimato per la Serie A un incasso pari a 2,16 miliardi, praticamente quasi il doppio degli attuali introiti derivanti dai diritti televisivi.
“Alle piattaforme verrà riconosciuto una fee di distribuzione massima del 10% - si legge nel dossier pubblicato da Milano Finanza - per il lavoro di raccolta degli abbonamenti e per la trasmissione degli eventi calcistici il cui segnale sarà fornito dalla Lega stessa. Per quanto riguarda il mercato internazionale è stato ultra-conservativamente indicato soltanto il valore di 330 milioni all’anno per sei annualità”.
Per quanto riguarda i costi viene indicato come “il prezzo per abbonarsi dovrà essere lo stesso a prescindere se il servizio verrà acquistato dall’utente finale tramite Sky, o tramite Amazon, Dazn, Netflix, Tim, Vodafone, ecc”.
Se questa proposta dovesse ottenere il via libera da parte della Lega, il costo per un utente sarebbe di conseguenza quello di 29,99 euro al mese Iva esclusa, garantendosi così la possibilità di vedere tutte le partite della Serie A, della Coppa Italia, la Supercoppa e molte amichevoli.
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