Quanto guadagna J.K. Rowling? Patrimonio e incassi della scrittrice di Harry Potter

Matteo Novelli

12/11/2020

J.K. Rowling: quanto guadagna? Dal sussidio statale a incassi milionari, ecco il patrimonio e gli investimenti della scrittrice di Harry Potter.

Quanto guadagna J.K. Rowling? Patrimonio e incassi della scrittrice di Harry Potter

J.K. Rowling deve tutto a Harry Potter: la scrittrice inglese è tra le autrici più ricche della storia della letteratura mondiale. In tanti, visto il successo della saga letteraria e cinematografica, si chiedono quanto guadagna e a quanto ammonta il suo patrimonio attuale, a distanza di anni dalla conclusione della serie che le ha dato la fortuna.

La storia di J.K. Rowling, e del fenomeno letterario Harry Potter, è un esempio di come la vita possa cambiare in modo radicale: dal vivere di sussidi statali con una figlia a carico a diventare più ricca della regina Elisabetta. La parabola milionaria di J.K. Rowling è ormai nota, così come la sua storia, ma molti sono i punti interrogativi sulle sue finanze, sugli investimenti e sul patrimonio della scrittrice per ragazzi più famosa di tutti i tempi.

Facciamo i conti in tasca alla mamma di Harry Potter, analizzandone il lungo percorso che l’ha portata a creare un personaggio letterario (e un intero universo) diventato una delle icone pop più importanti di sempre.

J.K. Rowling: quanto guadagna? Patrimonio, incassi e investimenti

Il patrimonio attuale di J.K. Rowling, a distanza di anni dalla pubblicazione dell’ultimo romanzo dedicato al mago (2007, escludendo Harry Potter e la Maledizione dell’Erede del 2016 in quanto testo teatrale) è stato stimato in una cifra non meglio nota ma compresa tra 670 milioni e 1,2 miliardi di dollari.

La stima più recente ci arriva da Forbes, che la esclude dalla classifica dei miliardari più ricchi al mondo nel 2012 e alcuni anni dopo (2017) indentifica un patrimonio netto complessivo di 650 milioni di dollari.

Nonostante non abbia mai scelto di commentare o rivelare pubblicamente la cifra esatta relativa al suo patrimonio, parte dei guadagni della Rowling sono deducibili non solo dalle vendite dei suoi romanzi (oltre a Harry Potter c’è anche la serie di gialli dedicati a Cormoran Strike pubblicati inizialmente con lo pseudonimo di Robert Galibraith) e dai diritti relativi al brand del Wizarding World (che raccoglie tutto il materiale relativo a Harry Potter) ma anche da alcuni investimenti.

Parte di questi sono relativi al settore immobiliare, la Rowling possiede diverse proprietà sparse tra Inghilterra e Scozia (si vocifera addirittura di una casa sull’albero a forma di Hogwarts dal valore di 330 mila dollari, situata nella sua residenza a Edinburgo).

Una nota curiosa in merito alle sue finanze è da ricercare all’interno delle tasse pagate in Gran Bretagna: la Rowling ha scelto di pagare l’aliquota fiscale più alta perché, a sua detta, in debito con il sistema finanziario per via del sussidio statale percepito all’epoca della stesura di Harry Potter e la pietra filosofale.

Sulla scia dei suoi successi e dell’impero costruito con il brand Harry Potter per Forbes, in un’analisi del 2017, la Rowling guadagna 83 milioni di dollari all’anno, circa 6 milioni e 900 mila dollari al mese e quasi 250 dollari al giorno. Anche senza produrre nuove opere, la Rowling potrebbe tranquillamente vivere di rendita grazie ai diritti della saga, da cui sono stati tratti film, opere teatrali, adattamenti e videogiochi.

J.K. Rowling e la beneficenza: le donazioni della scrittrice di Harry Potter

La Rowling è diventa un punto di riferimento anche nel mondo della beneficenza: tantissimi i progetti e le donazioni a enti benefici, ben 150 milioni di dollari solo lo scorso anno. Sua è la Anne Rowling Regenerative Neurology Clinic, un reparto di neurologia situato nell’Università di Edinburgo (dedicata alla memoria della madre, deceduta anni fa a causa della sclerosi multipla) e la Lumos Foundation, un’associazione internazionale per i dritti dei minori.

Il suo ultimo libro, L’Ickabog (nato come fiaba online in rete durante l’emergenza coronavirus) è uscito il 10 novembre in tutto il mondo. Di recente la scrittrice si è ritrovata al centro di una polemica riguardante la sua posizione nei confronti delle persone transgender, venendo identificata dalla comunità LGBTQ+ come TERF (corrente radicale femminista), etichetta respinta dalla scrittrice in modo non del tutto convincente.

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