Pietro Parolin è stato il Segretario di Stato di Papa Francesco, una sorta di primo ministro del Vaticano: ecco chi è e perché è considerato tra i favoriti del Conclave.
Chi è Pietro Parolin? Un nome che forse potrebbe essere sconosciuto ai più, anche se stiamo parlando di una delle figure chiave all’interno del Vaticano che ora, dopo la morte di Papa Francesco, viene considerato come uno dei grandi favoriti del Conclave.
Pietro Parolin ha 70 anni ed è un cardinale italiano e attualmente ricopre il ruolo di Segretario di Stato della Santa Sede, una delle cariche più importanti all’interno del Vaticano che spesso è stata paragonata a quella di un “primo ministro” del Papa.
Nato nel 1955 a Schiavon, in provincia di Vicenza, è stato ordinato sacerdote nel 1980 ed è entrato nel servizio diplomatico vaticano nel 1986 e ha lavorato in varie sedi, tra cui Nigeria e Messico. Benedetto XVI lo ha nominato nunzio apostolico in Venezuela nel 2009, e poi Papa Francesco lo ha scelto come Segretario di Stato nel 2013 tenendolo così al suo fianco per circa dodici anni.
Noto anche per la sua gentilezza e la voce molto dolce, Parolin è stato il principale artefice del riavvicinamento del Vaticano con Cina e Vietnam, attirando così numerose critiche da parte dell’ala conservatrice della Chiesa.
In generale però mai è stato un attivista in prima linea nelle cosiddette guerre culturali della Chiesa, incentrate su questioni come l’aborto e i diritti degli omosessuali, sebbene in un’occasione abbia condannato la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso in molti paesi definendola “una sconfitta per l’umanità”.
In questi anni il cardinale Parolin ha dimostrato di essere un abile diplomatico, tenendosi fuori dalle varie polemiche preferendo un lavoro sottotraccia con ogni probabilità molto apprezzato da Papa Francesco che in lui ha riposto un grande potere.
Un particolare questo non di poco conto, visto che per i bookmakers Pietro Parolin sarebbe uno dei grandi favoriti del Conclave, momento in cui i 138 cardinali elettori sceglieranno il nuovo Papa.
Perché Pietro Parolin potrebbe essere il prossimo Papa
Negli Stati Uniti i bookmakers danno Pietro Parolin a 4/1 nelle scommesse su chi sarà il prossimo Papa; questo vuol dire che per ogni dollaro scommesso se ne hanno indietro quattro in caso di vincita.
Solo il cardinale filippino Luis Antonio Tagle ha una quota più bassa - è bancato 3/1 -, con gli altri porporati Peter Turkson e Peter Erdő a completare il novero dei favoriti del Conclave per gli scommettitori.
Ma perché Pietro Parolin potrebbe diventare Papa? Nonostante gli attacchi ricevuti il cardinale vicentino è considerato un candidato di compromesso tra progressisti e conservatori.
Su 138 cardinali elettori del Conclave ben 110 sono stati ordinati da Papa Francesco, numeri che potrebbero far pensare a una sorta di “promozione” per quello che negli ultimi anni è stato a tutti gli effetti al secondo posto dopo il Pontefice nella gerarchia vaticana.
Al Conclave però le sorprese mai sono mancate, ma Parolin potrebbe restituire il papato al nostro Paese dopo tre papi successivi non italiani anche se durante le votazioni segrete all’interno della Cappella Sistina può accadere di tutto.
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