Quanto guadagna Michael Jordan? Patrimonio e incassi dell’ex stella dei Chicago Bulls

Matteo Novelli

19/05/2020

Quanto guadagna Michael Jordan: dagli incassi con Nike e le sneaker agli investimenti, patrimonio e incassi dell’ex stella dei Chicago Bulls.

Quanto guadagna Michael Jordan? Patrimonio e incassi dell’ex stella dei Chicago Bulls

Nel mondo del basket è una leggenda: quanto guadagna Michael Jordan è una domanda semplice ma dalla risposta complessa e stratificata. Il patrimonio dell’ex stella dei Chicago Bulls è tra i più ricchi di sempre nel mondo della pallacanestro e dello sport e il nome Michael Jordan è in tutto e per tutto un brand.

Dagli incassi all’epoca d’oro dei Chicago Bulls fino alla Nike e gli investimenti: Michael Jordan è oggi uno degli sportivi più ricchi del mondo, il Cristiano Ronaldo del basket e molto della sua storia e della sua figura è tornato alla ribalta nel recente documentario Netflix The Last Dance.

Quale miglior occasione per ripercorrere le gesta del campione e fare il punto sulle sue finanze, ricostruendo i guadagni e gli incassi di Michael Jordan dagli inizi ai giorni nostri? Ecco i conti in tasca a Air Jordan.

Michael Jordan: quanto guadagna? Patrimonio e incassi

Il suo nome era sinonimo di successo e di un’aspirazione che tutti i giovani cresciuti negli anni novanta avevano: diventare Michael Jordan. La figura del cestista più famoso di sempre è stata capace di assumere una vera e propria identità culturale, di guidare le masse (celebri sono i dati d’ascolto delle finali NBA del ’98, con 29 milioni di spettatori a partita, numeri ancora mai replicati) come un faro.

Una carriera che ha sconfinato il parquet dell’NBA e che è diventata un vero e proprio modello di business: oggi il nome Michael Jordan vale 2,1 miliardi di dollari, questo il patrimonio netto stimato al 2019, una cifra che lo fa figurare al numero 100 dell’annuale classifica Forbes dei più ricchi miliardari nel mondo.

L’NBA e il suo ruolo all’interno dei Chicago Bulls lo hanno sicuramente reso popolare, ma a renderlo davvero ricco sono stati gli sponsor e il ruolo da testimonial per diversi brand: Nike, McDonald’s, Hanes, Gatorade, Coca-Cola e molti altri.

Vediamo nel dettaglio alcuni di questi introiti partendo da quello più remunerativo: Nike.

Michael Jordan: i guadagni con Nike

Nike ha sempre visto lungo su Jordan, investendo nel giocatore già nel 1984: Forbes riporta come solo lo scorso anno Nike abbia fatto guadagnare a Michael Jordan 130 milioni di dollari. Il marchio Air Jordan, e i relativi prodotti Nike, non vi sarà sicuramente sfuggito. Proprio la silhouette del cestista campeggia come logo del marchio: vendite sempre sostenute e una fonte di guadagno garantito, complici il design e l’associazione a Jordan dal valore di 3,1 miliardi di dollari (nell’anno fiscale chiuso a maggio 2019 come riportato sempre da Forbes).

Sneaker e non solo: Air Jordan non conosce crisi e anzi, cresce e continua a essere una fonte di guadagno costante per Nike e Jordan che, di fatto, presta semplicemente il suo nome a una linea di prodotti apprezzata e amata.

Michael Jordan: i guadagni derivati dagli investimenti

Non solo testimonial: Michael Jordann ha saputo come incrementare il proprio patrimonio post ritiro, datato 2003, operando gli investimenti giusti.

Il più famoso di questi è sicuramente quello relativo alla squadra degli Hornets, dove ha assunto un controllo di maggioranza nel 2010: investimento giusto nei tempi giusti, con un incremento dei valori degli Hornets che hanno permesso a Jordan di incassare 1,5 miliardi di dollari dalla azioni della squadra (vendendo un quinto della squadra lo scorso settembre).

Ma quello degli Hornets è solo il primo di una lunga serie di investimenti: dai canali sportivi internazionali ai prodotti alimentari e tecnologici fino al mondo degli eSports (con il supporto all’aXiomatic, società dietro la squadra videoludica Team Liquid), del baseball e della ristorazione. Un quadro lungo e stratificato che fanno dell’attività finanziaria di Jordan una vera e propria holding dal fatturato in costante crescita.

Davanti a tanta ricchezza non può mancare la beneficenza: durante l’emergenza coronavirus Jordan, insieme ad altri finanziatori dell’NBA, ha contribuito agli stipendi dei lavoratori dietro la lega sportiva. Forte l’impegno ai territori colpiti da disastri e calamità naturali: si aggiungono poi gli introiti derivati proprio da The Last Dance destinati a diversi enti no profit.

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