Il Recovery Fund darà la forza giusta all’Europa per riprendersi dalla crisi pandemica: ne sono certi alcuni analisti, che prevedono un recupero oltre le attese per la regione.
Il Recovery Fund darà una spinta economica importante ai Paesi europei: queste le previsioni di alcuni esperti.
I più grandi Paesi UE - anche l’Italia - hanno presentato i piani per spendere la loro parte dell’enorme quantità di sovvenzioni e prestiti che Bruxelles offre per aiutare a risollevarsi dalla crisi Covid.
I progetti nazionali, sostenuti da un programma senza precedenti di prestiti collettivi della Commissione Europea sottoscritto dagli Stati membri, sono fortemente incentrati sugli investimenti in progetti verdi e digitali, nonché sulle riforme per migliorare l’efficienza del settore pubblico.
Quale impatto sull’economia UE? Quanto vale davvero il Recovery Fund per la ripresa?
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Quali effetti sulla crescita dal Recovery Fund?
Morgan Stanley stima che il progetto dell’UE aumenterà il PIL della zona euro del 3,5% e Jacob Nell, capo dell’economia europea presso la banca d’investimento USA, ha detto che questo aiuterebbe il blocco a “riprendere il trend di crescita pre-pandemico”.
Le previsioni degli economisti variano ampiamente, ma la maggior parte di coloro che hanno esaminato i piani nazionali presentati a Bruxelles finora ritiene che produrranno una spinta sostanziale alla crescita.
Probabilmente, il recupero sarà maggiore di quanto l’UE o gli stessi Paesi abbiano previsto.
Marion Amiot, economista di S&P Global Ratings, ha osservato:
“Ci sono Governi UE con ipotesi prudenti sul moltiplicatore fiscale che avranno questi investimenti...Quindi potrebbe esserci un rischio al rialzo nelle stime.”
La maggior parte dei Paesi ha ipotizzato che ogni € 100 investiti produrrà un aumento di € 40 del PIL. S&P ha ipotizzato che il denaro potrebbe generare almeno un aumento uno a uno, forse di più.
S&P prevede che i quasi 400 miliardi di euro di sovvenzioni dall’UE spingerà il PIL della regione tra l’1,5% e il 4,1% nei prossimi cinque anni, a seconda di quanto i fondi vengono effettivamente spesi e di come vengono utilizzati.
Europa: quale rilancio economico è atteso?
Da quando l’economia dell’UE si è ridotta del 6,2% lo scorso anno, con il PIL in calo di un decimo sia in Grecia che in Spagna, la regione è rimasta indietro rispetto ai suoi principali partner commerciali negli Stati Uniti e in Cina.
Le prospettive per l’economia europea, tuttavia, sono recentemente migliorate, in parte a causa di una ricaduta prevista dal programma di stimolo fiscale di $ 1,9 trilioni negli Stati Uniti.
Con l’accelerazione delle campagne di vaccinazione dopo un inizio anno traballante e l’allentamento dei blocchi in alcuni Paesi, recenti sondaggi delle imprese e delle famiglie dell’UE hanno riscontrato un rimbalzo della fiducia ben al di sopra dei livelli pre-pandemici.
Di conseguenza, gli economisti attendono di vedere se la Commissione aggiornerà le sue previsioni per una crescita dell’UE del 3,7% nel 2021 e del 3,9% nel 2022.
Molto del successo del Recovery Fund - e del suo atteso e brillante impatto - dipenderà dall’efficienza nell’uso delle risorse. E dalla trasparenza.
Il mese scorso il vicepresidente esecutivo della commissione Valdis Dombrovskis ha sottolineato in un’intervista con il Financial Times che è stato installato “un sistema robusto” per garantire un uso corretto dei finanziamenti dell’UE.
Il monitoraggio del programma rappresenterà un enorme fardello per la Commissione, data l’ingente espansione del flusso di denaro da Bruxelles alle casse degli Stati membri.
Da ricordare, il programma Next Generation dell’UE è fissato a un massimo di 800 miliardi di euro, di cui metà sotto forma di sovvenzioni. La dimensione totale dipenderà dall’accettazione dei prestiti da parte della Commissione, che potrebbe non interessare alcuni Paesi che hanno costi di finanziamento inferiori. Ciò si aggiunge al normale bilancio a lungo termine di sette anni dell’UE per il 2021-27, che pesa 1,2 miliardi di euro.
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