Quanto valgono i calciatori italiani dopo la vittoria dell’Europeo

Una vittoria come quella dell’Europeo può cambiarti la carriera: lo sanno i calciatori della nazionale italiana che in questo inizio di calciomercato sono tra i più desiderati.

Ma acquistarli ora non sembra essere così conveniente come lo sarebbe stato prima dell’inizio degli Europei: dopo l’ottimo torneo giocato dagli azzurri, infatti, il valore dei calciatori della nazionale italiana è notevolmente aumentato.

“Gigio” Donnarumma, nominato miglior giocatore del torneo dalla Uefa, ha dimostrato di meritarsi il contratto da 12 milioni di euro (per cinque anni) che lo attende al PSG, mentre Giorgio Chiellini a 37 anni andrà a firmare l’ultimo - forse - contratto che lo legherà alla Juventus fino a fine carriera; per molti giocatori l’Europeo è stato una vetrina importante che potrebbe cambiare per sempre la loro carriera.

Quali giocatori della nazionale valgono di più dopo l’Europeo

Ovviamente parlare di quotazioni di mercato non è mai semplice, visto che comunque il prezzo di un giocatore lo fanno anche le richieste. Più sono le squadre interessate e più si scatena l’asta, con la squadra che ne detiene il cartellino che dovrà solamente attendere l’offerta più alta.

Guardando anche alle quotazioni di Transfermakt, tuttavia, possiamo farci un’idea di quello che era il valore di mercato prima e di quanto questo è variato dopo l’Europeo.

Partiamo appunto da Donnarumma, nominato miglior giocatore del torneo. 60 milioni di euro il valore aggiornato a prima degli Europei: ma visto il ruolo determinante avuto nella vittoria dell’Italia, e l’età ancora giovanissima, immaginiamo che il suo valore oggi sia cresciuto almeno di 15, 20 milioni, arrivando a 80 milioni (con il PSG che si gode l’acquisto a parametro zero).

In difesa, l’azzurro che aveva acquistato maggior valore di mercato era Spinazzola. Per due volte nominato migliore in campo, da 26 milioni di euro questo era salito a circa 40 milioni e se non fosse stato per l’infortunio subito al tendine questo sarebbe stato uno dei pezzi pregiati del calciomercato estivo (Roma permettendo). Buon Europeo, ma non esaltante, per Di Lorenzo e Palmieri, i quali mantengono stabile il loro valore di mercato (rispettivamente 24 e 12 milioni di euro).

Per un fattore d’età non acquisiscono grande valore neppure Bonucci e Chiellini, i quali tuttavia hanno dato l’ennesima conferma di essere tra i migliori al mondo nel loro ruolo.

A centrocampo, ottime le prove di Jorginho, Verratti, Barella, Locatelli e Pessina. Per il primo, Transfermarkt dà un valore di mercato di 40 milioni di euro, ma - come confermato dall’agente del calciatore - per portarlo via dal Chelsea ne serviranno almeno 60. Lo stesso vale per Barella (che mantiene stabile il valore di mercato di 65 milioni di euro) e per Verratti (55 milioni il valore di Tranfermarkt, ma oggi il PSG per meno di 70 milioni non è disposto a sedersi al tavolo delle trattative). Per Locatelli, Juve e Sassuolo proveranno ad accordarsi per 40 milioni di euro (cifra pattuita prima dell’inizio degli Europei), ma adesso sembra che i neroverdi ne chiedano 60. In netta crescita anche il valore di Pessina: da 20 milioni di euro, il suo valore, grazie anche ai due gol messi a segno, è attualmente di 40 milioni.

In attacco, sembra che gli occhi del Bayern Monaco si siano posati su Chiesa. Ma “costa troppo”, spiega il nuovo allenatore Nagelsmann, con la Juventus che dopo i 60 spesi lo scorso anno ne chiede almeno 80 per liberare il giocatore.

In crescita anche il cartellino di Berardi: da 35 milioni pre Europeo, adesso il Sassuolo ne chiede almeno 50. È bastata la convocazione di Mancini, invece, per far lievitare il prezzo di Raspadori: dai 15 milioni a 30, come confermato dal Sassuolo.

Stazionari, invece, i valori di mercato di Immobile e Insigne: buono l’Europeo giocato da entrambi, con due gol messi a segno per ciascuno. Per l’attaccante della Lazio ci vogliono almeno 40 milioni, per Insigne - che tuttavia ha solo un altro anno di contratto con il Napoli, almeno 50.