Virginia Raggi avrebbe avuto il via libera da parte di Davide Casaleggio per presentarsi alle elezioni comunali a Roma del 2021: per il Fatto Quotidiano, il Movimento 5 Stelle andrebbe ad ampliare il meccanismo del mandato zero.
Virginia Raggi ci sarà alle elezioni comunali a Roma che si terranno a primavera 2021. Dopo le voci che circolano da settimane a riguardo, adesso è il Fatto Quotidiano a confermare l’ipotesi aggiungendo diversi particolari.
L’attuale sindaca, che in precedenza è stata consigliere comunale sempre per il Movimento 5 Stelle, in teoria non sarebbe più candidabile dai pentastellati per via della regola dei due mandati.
Da tempo ci sono stati diversi endorsement da parte dei big dei 5 Stelle in favore di una nuova candidatura di Virginia Raggi, estendendo la cosa anche a Chiara Appendino prima cittadina di Torino dove si voterà sempre nel 2021.
Un modo per dare continuità al lavoro iniziato dalle due sindache nel 2016, che però al momento sarebbero entrambe non candidabili a causa del regolamento grillino e di conseguenza bisognose di una sorta di deroga per presentarsi alle elezioni.
Elezioni Roma: verso un Raggi bis?
A meno di un anno dalle elezioni comunali a Roma del 2021, da tempo nella capitale sono iniziate le grandi manovre. Al momento tutti gli occhi sono puntati sul Movimento 5 Stelle, dove si sta cercando di capire se sarà ancora Virginia Raggi la candidata pentastellata.
Se la sindaca inizialmente aveva sempre escluso una sua ricandidatura, adesso avrebbe cambiato idea trovando anche l’appoggio di diversi big da Luigi Di Maio fino ad Alessandro Di Battista.
Adesso secondo il Fatto Quotidiano sarebbe arrivato il via libera anche da parte di Davide Casaleggio: per permettere una nuova candidatura a Virginia Raggi, io starebbe pensando di ampliare i dettami del mandato zero che al momento esclude i sindaci.
I maligni sussurrano che la speranza di molti parlamentari 5 Stelle è che, una volta ottenuta una deroga per la Raggi e la Appendino, sia scontato un pari trattamento anche per tutti quei deputati e senatori del Movimento che attualmente stanno esercitando il loro secondo mandato.
In ogni modo, l’ultima parola spetterà sempre agli iscritti certificati della piattaforma Rousseau, ma il sentore è che ormai il Movimento 5 Stelle sia pronto a infrangere anche il tabù dei due mandati al massimo da poter esercitare sotto le insegne pentastellate.
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