Cosa aspettarsi nei prossimi mesi e all’inizio del 2022 per le azioni USA? Secondo gli analisti di Goldman Sachs ci sono motivi per credere nel rally. Il rischio drawdown è moderato: l’analisi.
Tempo di previsioni anche per Wall Street: cosa accadrà all’inizio del 2022?
Gli strateghi di Goldman Sachs hanno affermato che ci sono poche ragioni per aspettarsi un importante ritiro delle azioni statunitensi nei prossimi mesi, anche se l’ampiezza del rally che ha spinto l’indice S&P 500 a nuovi record si sta riducendo sempre più.
Cosa aspettarsi a Wall Street con l’inizio del 2022?
Goldman Sachs vede ancora il rally USA: i motivi
L’S&P 500 è salito a un altro massimo storico venerdì 10 dicembre, dopo un rapido rimbalzo da un crollo post-Ringraziamento innescato dalla diffusione della variante Omicron.
La lettura dell’inflazione statunitense su base annua più alta dal 1982, e un tono sempre più aggressivo da parte della Federal Reserve, non hanno dissuaso gli investitori dall’acquistare i ribassi.
Solo cinque titoli rappresentano il 51% dei rendimenti del benchmark statunitense da aprile, secondo gli strateghi di Goldman guidati come David Kostin.
Quelle stesse azioni - Apple, Microsoft, Alphabet, NVIDIA e Tesla - insieme rappresentano oltre un terzo dei rendimenti dell’indicatore quest’anno e oltre un quinto della sua capitalizzazione di mercato totale.
Cosa aspettarsi? La differenza tra il rimbalzo iniziale post-pandemia e i recenti guadagni è che l’ampiezza del rally si è notevolmente ridotta e questo ha causato allarme, secondo Goldman.
In seguito a periodi di forte riduzione dell’ampiezza del mercato, simili alla recente esperienza, le azioni hanno storicamente mostrato rendimenti inferiori alla media e ribassi più profondi, hanno scritto gli strateghi. Tuttavia, la storia potrebbe non ripetersi.
Gli analisti hanno sottolineato che il rischio drawdown è assai modesto. Utili e margini continuano a superare le aspettative, il rischio di recessione è basso e i prezzi delle azioni già riflettono il probabile inasprimento della Fed.
“Si prevede che i tassi nominali e reali aumenteranno ma rimarranno bassi nei prossimi mesi, supportando il contesto sia per la valutazione che per la domanda di azioni”, hanno affermato gli strateghi, consigliando agli investitori di possedere azioni con una crescita e margini elevati.
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