I fondi del Recovery Fund arrivano in estate?

Violetta Silvestri

14/12/2020

Recovery Fund: quando arrivano i primi fondi? Il commissario Gentiloni ha dato indicazioni. Anche sul piano dell’Italia.

I fondi del Recovery Fund arrivano in estate?

Il Recovery Fund, dopo aver superato lo scoglio de veto ungherese e polacco, ha ora bisogno di una tabella di marcia chiara.

Quando arriveranno i primi fondi? Questo è l’interrogativo dei Paesi beneficiari, soprattutto di quelli come l’Italia, dove la crisi da pandemia ha lasciato segni molto profondi.

Sul tema è intervenuto il commissario Gentiloni, che ha messo in chiaro alcuni punti cruciali sul Recovery Fund. Rassicurando, e al tempo stesso mettendo in guardia, la nostra nazione.

Recovery Fund: risorse in estate? La risposta di Gentiloni

Mentre l’Italia cerca di sciogliere i nodi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, documento essenziale per accedere ai miliardi europei, Gentiloni ha offerto una prospettiva temporale sui tanti attesi fondi.

Intervenendo al Rome Investment Forum 2020 della Febaf, il commissario ha sottolineato che una prima tranche di soldi saranno disponibili non prima di primavera/estate 2021. Le parole di Gentiloni sono state chiare, anche alla luce di quanto accaduto nel Consiglio Europeo del 10 dicembre scorso:

“L’idea iniziale era quella di avere una prima approvazione del piano...e la possibilità di erogare il prefinanziamento del 10%, circa 20 miliardi per l’Italia nella tarda primavera: la decisione finale è arrivata la scorsa settimana, i tempi saranno quelli della tarda primavera o inizio estate...Si sta discutendo, spero la discussione si chiuda stasera, perché il Parlamento richiede di alzare il 10% vedremo dove si arriverà”

Alcuni aspetti sono ancora in itinere, quindi. Tuttavia il Recovery Fund sembra avere adesso una strada spianata. L’Italia, però, deve presentare il suo Pnrr e sul tema Gentiloni ha usato un tono rassicurante, ma allo stesso tempo severo.

Il Governo Conte non è in ritardo, c’è ancora tempo per dare visione della bozza e il commissario è certo che da Roma arriverà tutto in tempo. Un cruccio, però, c’è:

raccomandiamo fortemente di tenere conto delle difficoltà negli anni scorsi nello spendere i fondi europei, perché se si ripetessero si rischierebbe che alla Commissione non sborseremo i fondi previsti da Next Generation Eu

Il Recovery Plan, quindi, dovrà essere ben dettagliato e coerente in ogni suo punto. E l’Italia ha ancora diversi aspetti da mettere in ordine.

Gualtieri sul Recovery Plan: l’impresa è ardua

Sulla scia di quanto auspicato da Gentiloni si è espresso anche il ministro Gualtieri.

Il tema della discordia sul Recovery Plan, ovvero la cabina di regia che dovrà occuparsi dei 60 progetti, è fondamentale. Un coordinamento serve a detta del responsabile del Tesoro. L’accordo sul punto è quindi urgente.

Il Recovery Fund, con le sue ingenti risorse, rappresenta un’opportunità, ma anche insidie per l’Italia. Gualtieri, infatti, ha ripetuto che:

“Bisogna spendere il denaro in maniera oculata ma quello che dobbiamo fare è la riforma delle riforme per migliorare la qualità della P.A. che sarà in grado di spendere tutte le risorse...Sarà un compito arduo.. l’Italia riceverà la quota più rilevante di risorse e siamo forse il solo Paese che utilizzerà investimenti ulteriori.”

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