Recovery Fund: si compatta il blocco Italia-Spagna-Portogallo. Le ultime notizie
Sul Recovery Fund si è delineato un vero e proprio asse formato dall’Italia, dalla Spagna e dal Portogallo.
Nella giornata di ieri, martedì 7 luglio, il Presidente del Consiglio Conte ha iniziato il suo tour europeo che lo ha già portato a incontrare i leader di diversi Stati membri.
L’obiettivo? Tentare di creare un fronte compatto sul Recovery Fund da presentare nel Consiglio europeo della prossima settimana. Il Portogallo e la Spagna, in tal senso, hanno già mostrato la loro vicinanza all’Italia e le dichiarazioni dei rispettivi leader non hanno fatto che confermarlo.
Recovery Fund: l’asse Italia-Portogallo
Nella giornata di ieri Conte si è recato in Portogallo dove assieme al premier Antonio Costa ha consolidato l’asse Roma-Lisbona sul Recovery Fund.
I leader hanno concordato sulla necessità di agire nel più breve tempo possibile e altresì sull’impossibilità di accettare compromessi al ribasso.
“Serve una decisione politica forte e coordinata dell’Europa. Le altre istituzioni europee, come BCE e la Commissione, hanno fatto bene. Io e Costa faremo la nostra parte affinché il Consiglio europeo del 17 luglio sia risolutivo con un piano di rilancio efficace,”
ha dichiarato Conte nella conferenza stampa conclusiva dell’incontro.
Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Costa, secondo cui dalla crisi attuale bisognerà uscire tutti insieme, “o non uscirà nessuno”. Le ultime previsioni economiche della Commissione UE, ha continuato, sono un campanello d’allarme che ha sottolineato ancora la necessità di agire con velocità sul Recovery Fund approvando una proposta:
“quella della Commissione, che è una proposta intelligente ed equilibrata.”
I due leader, che hanno confermato di non aver trattato l’argomento MES, hanno dunque saldato le proprie posizioni comuni sul piano di recupero europeo.
L’asse Italia-Spagna
Dopo il successo in Portogallo Conte si è recato oggi in Spagna, la cui posizione è già trapelata nel corso di un’intervista rilasciata dal premier Sanchez al Corriere.
Madrid si è detta intenzionata a proporre all’Italia un “patto per l’Europa”:
“Se falliamo, i nostri stessi popoli ci presenteranno il conto. Se riusciamo, possiamo fare un balzo in avanti nella costruzione europea”,
ha dichiarato il presidente del governo spagnolo, arrivando addirittura a teorizzare la nascita degli Stati Uniti d’Europa.
Nella conferenza stampa successiva all’incontro i due leader hanno ribadito la necessità di finalizzare la risposta sul Recovery Fund entro la fine del mese corrente.
“Serve una risposta comune che venga dall’Europa. Non può esserci un altro momento per l’accordo oltre luglio”,
ha tuonato Sanchez.
L’asse Italia-Portogallo-Spagna sul Recovery Fund ha dunque iniziato a muovere i primi passi. Il difficile, però, arriverà quando Conte dovrà incontrare sia la cancelliera tedesca Angela Merkel, sia il premier olandese Rutte. Il Consiglio UE della prossima settimana sarà uno dei più monitorati dell’anno.
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