Novità sul fronte Recovery Fund: l’UE ha convocato un vertice straordinario per il 17 e il 18 luglio. Cosa aspettarsi?
Novità sul fronte Recovery Fund.
A meno di una settimana dall’ultimo Consiglio europeo, l’UE ha convocato ufficialmente una nuova riunione per il 17 e il 18 luglio prossimi.
Sarà un vertice da non perdere, quello in dirittura d’arrivo, soprattutto perché per la prima volta dopo diversi mesi i rappresentanti degli Stati membri torneranno ad incontrarsi di persona e non tramite teleconferenza. Quella di luglio potrebbe essere l’occasione perfetta per trovare finalmente l’accordo sul Recovery Fund, come già previsto da numerosi osservatori.
Recovery Fund: cosa aspettarsi il 17 e 18 luglio?
“Il 17 e 18 luglio, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, convocherà un Consiglio europeo straordinario sul Recovery Fund e sul bilancio pluriennale dell’UE. L’incontro si terrà in persona e inizierà il 17 alle ore 10”
A confermarlo il portavoce di Michel sul suo profilo Twitter.
Il 27 maggio scorso la Commissione UE ha presentato un piano di recupero dal valore di 750 miliardi di euro, costituito in parte da prestiti e in parte da sovvenzioni, con l’obiettivo di mediare tra i Paesi più bisognosi del Sud (come l’Italia) e i frugali del Nord (Svezia, Danimarca, Olanda e Austria).
Da quel momento in poi le discussioni sul Recovery Fund non sono mancate e gli Stati membri dell’UE hanno fatto fatica a trovare una quadra sulle modalità di funzionamento dello stesso.
Anche l’ultimo Consiglio europeo si è risolto in un nulla di fatto. Molti in realtà avevano già previsto un vertice senza novità di rilievo e senza decisioni di sorta, da rimandare magari al primo meeting face to face.
A pochi giorni da quell’evento è arrivata la conferma: i rappresentanti dell’UE si riuniranno fisicamente attorno al tavolo dei negoziati nelle giornate di venerdì 17 e giovedì 18.
Sarà quella l’occasione per trovare l’intesa? Il commissario europeo Paolo Gentiloni si è detto piuttosto fiducioso in merito.
“Che sia necessario penso sia una condizione generale. Che sia possibile è una valutazione che deriva dal fatto che l’aggancio di questa proposta al bilancio, da un lato rende l’approvazione di questa proposta una necessità, dall’altro crea anche degli spazi di negoziato.”
In meno di un mese, dunque, l’UE potrebbe aver trovato la quadra sul Recovery Fund.
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