Recovery Fund: von der Leyen accelera e chiama a rapporto Merkel, Michel e Sassoli
Recovery Fund: Ursula von der Leyen ha premuto sul pedale dell’acceleratore.
La presidente della Commissione UE ha chiamato a rapporto per il prossimo 8 luglio la cancelliera tedesca Angela Merkel (la Germania è ufficialmente passata alla presidenza del consiglio dell’UE), il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
E lo ha fatto, si noti, con un obiettivo ben preciso: mettere il turbo al Recovery Fund sostenendo la ripresa economica del Vecchio Continente.
Recovery Fund, novità: cosa accadrà l’8 luglio
Come confermato dalla von der Leyen, il raggiungimento di un accordo sul Recovery Fund e più in generale sul rilancio europeo sarà la massima priorità dell’Unione nelle prossime settimane.
La determinazione ad agire in maniera condivisa è emersa in maniera evidente durante gli ultimi incontri che hanno avuto luogo dopo il 27 maggio, giorno in cui la Commissione UE ha presentato il suo progetto da 750 miliardi di euro, costituito sia da sovvenzioni che da prestiti.
“Sarà necessaria una forte leadership politica per portare a buon fine questo lavoro. Uno stretto coordinamento tra le istituzioni e il pieno coinvolgimento del Parlamento europeo sono di fondamentale importanza,”
ha dichiarato la numero uno della Commissione UE, che vista la necessità di agire (in fretta) ha chiamato a rapporto Merkel, Sassoli e Michel per il prossimo 8 luglio.
In quell’occasione, i rappresentanti delle citate istituzioni faranno il punto sul Recovery Fund e tenteranno di prepararsi al meglio per il Consiglio europeo straordinario del 17 e 18.
Non sarà facile trovare un’intesa viste le divergenze già emerse all’interno del blocco e oggi sottolineate ancora una volta dall’Olanda di Mark Rutte.
L’UE, ha infine concluso la donna, dovrà dimostrare all’intero blocco la sua volontà di agire senza indugio a beneficio della collettività. Già l’8 luglio, dunque, sarà una data da monitorare con attenzione in attesa di novità sul Recovery Fund.
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