Tra le varie misure previste dal decreto legge 4/2019 troviamo anche la cosiddetta pace contributiva, ovvero una misura che consente di recuperare i buchi contributivi presenti nella carriera lavorativa. Ricordiamo che l’istituto è utilizzabile, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2021.
Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:
“Buongiorno,
Sono una donna che compirà 62 anni a febbraio del 2021 e con i contributi versati dovrei accedere a quota 100 a giugno.
La mia domanda è se fosse possibile versare i contributi mancanti negli anni 2000/2005 non avendo lavorato in alcuni periodi dell’anno chiedendone l’astensione nell’azienda dove attualmente lavoro da circa 34 anni. Questo per il raggiungimento dei 41anni e 10 mesi. Tutto questo per poter accedere alla proposta aziendale per coloro che raggiungono i requisiti della pensione anticipata con un incentivo e l’accesso alla Naspi.”
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Recuperare anni di contributi
La pace contributiva può essere utilizzata solo dai lavoratori che non hanno contributi versati prima del 1 gennaio 1996 e che non siano già titolari di pensione diretta.
Con questa misura è possibile riscattare solo periodi che si collocano successivamente al 1995. Ma appare chiaro fin da subito che non può essere utilizzata la pace contributiva per poter accedere alla quota 100 o alla pensione anticipata ordinaria (perchè per chi non ha contribuzione versata prima del 1996, il numero di anni di contributi posseduto non può essere, ad oggi, superiore ai 24 anni).
Nel suo caso, quindi, pur trovandosi i periodi da voler valorizzare in una posizione temporale successiva al 1995, non sarà possibile utilizzare la pace contributiva.
Ci sono altri modi, però, per poter riscattare buchi contributivi e nello specifico: periodi di interruzione o sospensione del rapporto di lavoro per periodi successivi al 31 dicembre 1996 e per un massimo di soli 3 anni, periodi che intercorrono tra un rapporto di lavoro e l’altro ma solo nel caso di carriera discontinua e solo per periodi successivi al 31 dicembre 1996.
Nel suo caso, quindi, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un CAF o un Patronato per vedere se i periodi che intende riscattare, essendo successivi al 31 dicembre 1996, rientrano in una delle possibilità di copertura previste dalla normativa.
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