Rinuncia al reddito di cittadinanza se non si possiede il green pass ed evitare la decadenza: sono queste le indicazioni del ministero del Lavoro per chi partecipa ai PUC nella nota 2003 del 7 marzo.
Chi prende il reddito di cittadinanza, e non ha il green pass, può procedere alla rinuncia per non perdere il sussidio per un lungo periodo incorrendo quindi nella decadenza.
Le istruzioni arrivano dal Ministero del Lavoro con la nota 2003 del 7 marzo 2022 e in particolare per i beneficiari del reddito di cittadinanza che partecipano ai Progetti Utili alla Collettività (PUC) e che devono pertanto essere in possesso del green pass base o del green pass rafforzato se over 50.
Per i lavoratori che abbiano più di 50 anni vi è infatti l’obbligo di vaccino fino al 15 giugno, quindi anche per chi prende il reddito di cittadinanza e partecipa ai PUC. La scadenza del 15 giugno, è bene precisarlo, potrebbe essere rivista. Vediamo allora perché rinunciare al reddito di cittadinanza ed evitare quindi la decadenza del sussidio.
Reddito di cittadinanza: rinuncia per chi è senza green pass per evitare la decadenza
Meglio la rinuncia al reddito di cittadinanza se si è senza green pass per evitare la decadenza che richiederebbe più attesa per una nuova domanda. Un’indicazione che viene dal ministero del Lavoro e che è diretta ai beneficiari del reddito di cittadinanza che devono partecipare ai PUC.
Nella nota del 7 marzo il dicastero di via Veneto spiega che per i beneficiari del reddito di cittadinanza, tenuti come da normativa a partecipare ai PUC, e che abbiano compiuto 50anni “in analogia a quanto previsto per tutti i lavoratori con decreto legge 1 del 7 gennaio 2022 e indipendentemente dal settore in cui operano e dalla tipologia di attività che svolgono è previsto a partire dal 15 febbraio 2022 e fino al 15 giugno 2022, l’obbligo di super green pass per accedere al proprio luogo di attività”.
Il ministero quindi specifica che per poter lavorare nei PUC non è più sufficiente effettuare un tampone, molecolare o antigenico se si hanno più di 50 anni. Il beneficiario del reddito di cittadinanza over 50 infatti dovrà esibire il super green pass che viene rilasciato non solo a chi è guarito dal Covid, ma anche a coloro che si siano sottoposti alla vaccinazione. Per chi ha meno di 50 anni la partecipazione deve avvenire necessariamente con green pass base.
Chi non possiede il green pass, base o rafforzato a seconda che si abbiano meno o 50 anni e più, sarà considerato assente ingiustificato per il PUC, come da nota 8526 del 29 ottobre 2021, e trattato, specifica il ministero “come previsto in casi di assenza ingiustificata reiterata ai sensi del DM 22 ottobre 2019”.
Aggiunge il ministero guidato da Andrea Orlando nella nota:
“Come già precisato con la succitata nota al beneficiario che non intendesse dotarsi di green pass potrà essere suggerito preventivamente di rinunciare al RdC per evitare la decadenza e poter ripresentare immediatamente domanda non appena disponesse della certificazione o quest’ultima non fosse più ritenuta necessaria in termini di legge.”
Il ministero spiega quindi perché sia consigliabile a chi prende il reddito di cittadinanza e partecipa ai PUC, ma che non ha il green pass, di rinunciare al sussidio. La rinuncia evita la decadenza e riduce l’attesa per poter richiedere nuovamente il reddito di cittadinanza. Nel dettaglio:
- con la rinuncia la domanda per ottenere nuovamente il reddito di cittadinanza può essere fatta immediatamente non appena si abbiano i requisiti (in questo caso il green pass o comunque in caso vengano introdotte nuove e differenti disposizioni di legge);
- con la decadenza del reddito di cittadinanza si devono attendere 18 mesi per inoltrare una nuova domanda, 6 in presenza di disabili o minorenni nel nucleo familiare.
Reddito di cittadinanza: green pass e scadenze
Per chi prende il reddito di cittadinanza il possesso di green pass è fondamentale per poter continuare a ottenere il sussidio. Il ministero nella nota del 7 marzo ricorda che l’accesso agli uffici pubblici è previsto con il green pass e quindi l’obbligo non riguarda solo chi partecipa ai PUC.
Sia nei Patti per il Lavoro che nei Patti per l’Inclusione Sociale, ricorda il ministero, deve essere necessariamente prevista la partecipazione periodica dei beneficiari del reddito di cittadinanza ad attività e colloqui da svolgere in presenza. “La non disponibilità del green pass - specifica nella nota - non costituisce giustificato motivo per la mancata presentazione agli incontri da parte dei beneficiari obbligati a esibire il green pass per accedere ai pubblici uffici.”
Il riferimento è al green pass base. L’obbligo di green pass, lo ricordiamo, non vale per i beneficiari del reddito di cittadinanza che sono esentati dalla vaccinazione con apposito certificato medico.
Per i beneficiari del reddito di cittadinanza, e per tutti i cittadini in generale, valgono le seguenti scadenze in riferimento al possesso del green pass:
- 31 marzo 2022 per il green pass base se si è under 50;
- 15 giugno 2022 per il green pass rafforzato se si è over 50 (questa data potrebbe essere anticipata).
Per maggiori dettagli rimandiamo al testo completo della nota del ministero per i beneficiari del reddito di cittadinanza che alleghiamo di seguito.
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