Dal 15 giugno in zona gialla possono riprendere i ricevimenti di matrimoni, ma anche prima in zona bianca. Dal green pass alle mascherine, ecco le regole per feste e banchetti di nozze.
Si torna a festeggiare i matrimoni: dopo un anno di rinvii, dal 15 giugno il settore del wedding può ripartire in zona gialla, mentre per le regioni in zona bianca via libera a banchetti e feste post-cerimonie da subito, in concomitanza con la riapertura dei ristoranti al chiuso dal 1° giugno.
Ecco le regole per i matrimoni secondo le nuove linee guida delle Regioni e delle Province autonome approvate dal Cts.
Matrimoni, le regole per festeggiare in zona bianca e gialla
Il documento con le “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” parla di banchetti preferibilmente all’aperto, tavoli distanziati e ospiti con mascherina quando non si è al tavolo, buffet somministrati dal personale o self service se monodose, e obbligo di conservare l’elenco dei partecipanti per 14 giorni. Ma non solo: alle regole del protocollo si aggiunge il green pass per gli invitati. In altre parole, per partecipare al matrimonio bisogna avere il certificato vaccinale, di guarigione dal Covid o di tampone negativo effettuato 48 ore prima.
Green pass per i matrimoni
Per partecipare a nozze e ricevimenti gli ospiti dovranno avere il green pass, ossia certificato di avvenuta vaccinazione con due dosi, o di guarigione dal Covid-19 o di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. La regola del green pass ai matrimoni vale anche in zona bianca.
Numero di persone a tavola
Il limite delle 4 persone al massimo sedute al tavolo al momento resta in vigore sia in zona bianca che gialla, ma su richiesta delle Regioni potrebbe essere rivisto e tolto. Bisogna indossare la mascherina ogni volta che ci si alza.
Le regole al buffet
I buffet sono consentiti ma mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.
La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali. Da valutare l’uso di apposita segnaletica per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.
Elenco degli invitati per 14 giorni
Secondo i protocolli indicati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, il ristorante è tenuto, per prima cosa, a predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento, comprensibile anche agli ospiti stranieri, a tenere puliti i servizi igienici disinfettandoli più volte al giorno. Dovrà inoltre mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni, oltre che riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra gli ospiti. Se possibile, organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
Distanza tra i tavoli
Quanto all’organizzazione dei tavoli, questi andranno disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone conviventi o che fanno parte dello stesso nucleo familiare. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione.
Laddove possibile, privilegiare i festeggiamenti in spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
L’uso della mascherina
Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.
Anche i fotografi dovranno tenere la mascherina a meno che non siano distanziati da sposi e ospiti.
Musica dal vivo e balli
Nel caso di esibizioni di musica dal vivo durante il ricevimento, è obbligatorio mantenere il distanziamento tra artisti e pubblico di almeno 2 metri. In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.
I microfoni dovranno essere igienizzati se usati da più persone. I balli dovrebbero essere consentiti solo all’esterno, ma su questo si dovrà pronunciare il Cts.
Altre regole per i gestori
Previsto inoltre l’obbligo di mantenere aperte (a meno che condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano) porte, finestre e vetrate in modo da favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. Il ristorante dovrà verificare l’efficacia degli impianti di condizionamento al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti.
Si invita a rafforzare ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se possibile, sarebbe consigliato sostituire i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
Infine, nei guardaroba gli indumenti e gli oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
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