Intervistato da QN, Matteo Renzi ironizza pesantemente sull’ex deputato del Movimento 5 Stelle: “Ma come si fa a commentare uno come Di Battista? Ricordo ancora quando disse che Obama era un golpista”.
Si inizia a capire il perché si parli di un governo che, nel caso Alessandro Di Battista dovesse diventare il prossimo capo politico del Movimento 5 Stelle, sarebbe destinato ben presto a terminare la sua corsa.
Se Luigi Di Maio da quando ha indossato i panni di governo ha assunto un profilo molto più diplomatico, lo stesso non si può dire per Dibba che in questa legislatura ha scelto di prendersi una pausa ritagliandosi uno spazio da battitore libero.
Basta leggere le ultime dichiarazioni di Matteo Renzi a QN per capire come, se l’ex deputato dovesse arrivare al timone dei pentastellati, la già difficile convivenza tra i giallorossi diventerebbe di fatto impossibile.
“Ma come si fa a commentare uno come Di Battista? - ha attaccato Renzi rispondendo a una domanda sulle accuse del grillino di farsi pagare le conferenze - Ricordo ancora quando disse che Obama era un golpista. Uno come Di Battista in un Paese civile lo aiutano, non lo intervistano”.
Parole sprezzanti e dure, ma di certo non è un mistero che Matteo Renzi poco abbia in simpatia il pentastellato. Non è un caso a riguardo che Beppe Grillo sembrerebbe essere sceso in prima linea per stoppare una possibile leadership di Alessandro Di Battista.
Con Dibba capo politico del Movimento 5 Stelle, questioni come quella relativa al MES o ad Autostrade diventerebbero delle vere e proprie battaglie, con il secondo governo Conte che di sicuro avrebbe vita molto breve.
I toni duri usati da Renzi nei confronti di Di Battista fanno trasparire anche una sorta di delegittimazione politica, quasi a voler sminuire la figura di quello che comunque, al momento, sembrerebbe essere l’unico candidato in corsa per il ruolo di prossimo leader pentastellato.
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