Le conseguenze per Matteo Renzi con Enrico Letta alla guida del Partito Democratico: Italia Viva ora rischia di sparire?
Il rientro di Enrico Letta sulla scena politica italiana come nuovo segretario del Partito Democratico, ha portato inevitabilmente l’opinione pubblica a domandarsi quali conseguenze avrà su Matteo Renzi questa novità.
Secondo l’ultimo sondaggio politico di Swg rilasciato dal Tg La7, si sono già materializzati i primi pericoli per Italia Viva con il nuovo PD che è cresciuto nell’ultima settimana dello 0,8%, mangiandosi lo 0,5% di Azione e lo 0,3% dei renziani.
Renzi, però, non ci sta a farsi dipingere all’angolo a causa del ritorno del suo predecessore alla presidenza del Consiglio e ha quindi pubblicato la sua versione dei fatti sulla enews del 15 marzo, sostenendo come per lui, al contrario di quanto viene raccontato dai giornali, questa sia una situazione “win-win”.
Infatti, come ha tenuto a dichiarare, per lui il famigerato “#Enricostaisereno” è acqua passata e con Letta il PD ha fatto una “scelta equilibrata”, chiudendo con la confusione della linea politica di Nicola Zingaretti.
Renzi, cosa cambia con Letta alla guida del PD?
Sembra quindi un Renzi addirittura sollevato dalla svolta riformista che l’ormai ex direttore della scuola internazionale di Sciences Po di Parigi potrebbe imprimere a un partito lacerato dal correntismo e dalle divisioni interne.
Tuttavia, non è passato inosservato il timing fatto passare (circa 36 ore) da colui che quella carica l’ha occupata dal 2013 al 2017, portando i dem dal massimo storico del 40% alle europee del 2014 al minimo dei consensi delle politiche 2018 quando prese il 18%.
Nel suo discorso di insediamento, Letta ha invece citato direttamente il suo successore a Palazzo Chigi come un interlocutore per una nuova alleanza progressista pronta a includere anche il Movimento 5 Stelle, Calenda, Bonino, fino alla sinistra degli scissionisti di Articolo 1 e Fratoianni.
I pericoli per Italia Viva
La linea del nuovo leader democratico sembrerebbe essere quella di trattare Renzi e Italia Viva come gli altri destinatari del messaggio per comporre una coalizione in grado quantomeno di competere con il centrodestra, soprattutto in caso si andasse effettivamente a resuscitare una legge elettorale maggioritaria come il Mattarellum.
Ovviamente la possibilità di riuscire con questa mossa ad attrarre i voti moderati di Italia Viva verso il PD sarebbe una conseguenza tutt’altro che sgradita ma, a differenza di quanto fatto dallo stesso Renzi qualche anno fa nei confronti del suo ex partito, non viene dichiarato espressamente l’obiettivo di svuotarne il serbatoio elettorale.
Come viene espresso da diversi osservatori politici, proprio questa strategia “gentile” da parte di Enrico Letta potrebbe però essere ancora più pericolosa per Matteo Renzi e la sua creatura politica, la quale non è mai riuscita a decollare in maniera tale da diventare l’omologo italiano del movimento fondato da Emmanuel Macron in Francia.
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