Il Corriere della Sera riporta una frase attribuita a Matteo Renzi da una esponente di Italia Viva: “Se grillini e PD insistono con il proporzionale, sceglie un pomeriggio di agosto a caso e Conte lo butta giù”. Il nodo della legge elettorale.
“Devo raccontarvi di Matteo. Era in grande forma. Allora: ha iniziato la telefonata spiegandomi che non ci conviene far cadere il governo adesso e che, anzi, dobbiamo essere pappa e ciccia con Palazzo Chigi. Poi mi ha salutato dicendomi che però, se grillini e PD insistono con il sistema proporzionale, sceglie un pomeriggio di agosto a caso, e Conte lo butta giù”.
Questa è la frase riportata dal Corriere della Sera in un articolo a firma di Fabrizio Roncone che sarebbe stata pronunciata, in una pizzeria gourmet dietro Campo de’ Fiori, da una parlamentare di peso di Italia Viva.
Che a Matteo Renzi non piaccia il Germanicum non è un mistero, ma adesso che la nuova legge elettorale è stata calendarizzata per il 27 luglio alla Camera, questa uscita fa presagire nuove grane per Giuseppe Conte.
Da un lato infatti ci sono PD e Movimento 5 Stelle che spingono per approvare subito almeno in un ramo del Parlamento questa nuova legge elettorale, mentre dall’altro ecco Italia Viva e La Sinistra fortemente contrari a questa legge elettorale puramente proporzionale.
Il motivo? Semplice, la soglia di sbarramento del 5% che visiti gli ultimi sondaggi andrebbe a rendere difficile un approdo in Parlamento dei due partiti, con Renzi che stando a quanto riportato dal Corriere sarebbe pronto anche a far cadere il governo pur di non far passare il Germanicum.
Renzi fa cadere il governo sulla legge elettorale?
Se inizialmente Matteo Renzi veniva descritto come favorevole al Germanicum, adesso invece c’è una retromarcia totale con l’ex premier che nella sua enews ha scritto “si faccia una legge maggioritaria, in modo che la sera delle elezioni si sappia chi ha vinto”.
Una posizione comune a quella di Matteo Salvini, ma dettata da logiche differenti. Con il maggioritario infatti la Lega vincerebbe a mani basse, mentre con il proporzionale sarebbe probabilmente vincente lo stesso ma con numeri ben diversi e, soprattutto, molto più “ostaggio” dei propri alleati.
La soglia di sbarramento del 5% prevista dal Germancium sarebbe invece un ostacolo difficilmente superabile al momento da parte di Italia Viva, dato che i sondaggi indicano il partito intorno al 3%. Per entrare in Parlamento, i renziani dovrebbero sperare soltanto nel diritto di tribuna.
Facile di conseguenza intuire i motivi di questo ostracismo di Renzi verso il proporzionale, visto che dalla iniziale doppia cifra indicata come “minimo sindacale” al momento della sua nascita, Italia Viva al momento starebbe veleggiando su ben altre percentuali.
Considerando che i senatori di Italia Viva sono fondamentali per la tenuta numerica della maggioranza a Palazzo Madama, nei giorni scorsi si era parlato di una sorta di patto tra Conte e Renzi per rallentare l’iter della nuova legge elettorale.
La fretta del PD e del Movimento 5 Stelle ha portato però alla prima calendarizzazione il prossimo 27 luglio: se la Camera dovesse approvare, stando a quanto riportato dal Corriere Renzi potrebbe far cadere il governo “in un pomeriggio di agosto a caso”.
Quanto sia plausibile questo scenario è tutto da verificare, ma il tema della legge elettorale sarà l’ennesimo terreno di scontro all’interno dei giallorossi, con il premier Conte già alle prese con la crisi sanitaria ed economica che adesso ha un altro grattacapo in più a cui dover pensare.
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