Dopo la pandemia da Covid-19, il conflitto in Ucraina sembra aver dato il colpo di grazia a cittadini e aziende, alle prese con l’aumento dei prezzi dei beni di consumo
Prosegue l’impennata del costo dei carburanti, anche in modalità self service: la benzina ha oramai superato i 2 euro al litro, e anche il gasolio si avvicina inesorabilmente a tale soglia.
Nello specifico Eni ha aumenato di 8 centesimi sia benzina che diesel. Q8 e Tamoil hanno fatto salire di 6 cententesimi la verde e di 8 il diesel. IP ha rincarato di 5 centesimi la benzina e di 8 il diesel. I prezzi, pertanto, continuano a crescere in modo evidente e la notizia dell’embargo di Stati Uniti e Regno Unito sui prodotti energetici provenienti dalla Russia ha fatto ulteriormente impennare le quotazioni: Brent, ad esempio, ha nuovamente raggiunto i 130 dollari, e si parla di un aumento di 10 centesimi al litro.
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Secondo Quotidiano Energia il prezzo medio nazionale per la benzina in modalità self è di 2,048 euro/litro (ieri era intorno ai 2,010). La media è data confrontando i vari marchi: si va dai 2,039 ai 2,076 euro/litro (no logo 2,013). Quando si parla di servito, invece, il prezzo medio sale a 2,154 euro/litro, con un costo compreso tra i 2,121 e 2,252 euro/litro. No logo 2,053.
Il self del diesel è arrivato a 1,966 euro/litro (ieri 1,910). I prezzi delle varie compagnie si aggirano fra 1,932 e 2,040 euro/litro. Il costo per il no logo è di 1,955. In caso di servito, invece, il costo arriva a 2,074 euro/litro, con i prezzi delle compagnie compresi fra 2,082 e 2,131 euro/litro. 1,991, per no logo. Salgono anche Gpl e metano, ora a 0,863-0,883 euro/litro e 1,901-2,077 euro/litro.
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