Dichiarazioni della Yellen, presidente della Fed: l’inflazione rimane sotto target ma aumenterà con la crescita degli Stati Uniti. Rialzo dei tassi graduale e opportuno nel 2015, ma per la normalizzazione ci vorranno anni.
Un rialzo sui tassi di interesse sarà opportuno quest’anno se l’economia migliora, come ha appena commentato il presidente della Fed Janet Yellen.
Il presidente della Federal Reserve, che ha tenuto un discorso alla Camera di Commercio, ha ripetuto che il ritmo dell’aumento del tasso di interesse sarà graduale, e che ci vorranno diversi anni prima di giungere ad una normalizzazione.
La Yellen ha riconosciuto la recente lentezza dell’economia, ma anche detto che il rallentamento del primo trimestre è in gran parte transitorio. Ha aggiunto poi che si aspetta che i prossimi dati economici degli Stati Uniti miglioreranno.
Il presidente della Fed prevede una crescita moderata da quest’anno in poi, con le varie turbolenze economiche che sono in via di diminuzione.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la Yellen ha commentato evidenziano una forza in crescita, e che la disoccupazione dovrebbe scendere vicino al 5 per cento entro la fine dell’anno.
Ha evidenziato come il fatto che in molti stiano abbandonando il proprio posto di lavoro come prova che le persone hanno «una maggiore fiducia nella capacità di trovare un nuovo lavoro.»
Eppure, la Yellen ha continuato parlando di come la crescita debole delle retribuzioni indica che il mercato del lavoro «non è completamente guarito».
Poche ore prima del discorso della Yellen di questa sera, i dati hanno mostrato l’inflazione in crescita, con l’indice dei prezzi al consumo versione core che ha registrato un aumento dello 0,3 per cento nel mese di aprile.
Anche se la Fed utilizza un altro indicatore per calcolare il suo target al 2%, il CPI di venerdì ha mostrato che i prezzi sono in aumento in una vasta gamma di settori.
La Yellen è sembrata non dare molta considerazione a questo dato nel suo discorso, dicendo semplicemente che l’inflazione rimane al di sotto dell’obiettivo della Fed, e che aumenterà quando l’economia si rafforzerà e alcuni fattori temporanei retrocederanno.
Il presidente della Fed, tuttavia, ha riconosciuto che la crescita debole oltreoceano sta pesando sull’economia degli Stati Uniti, ma ha aggiunto che l’Europa sembra poggiarsi ora su basi più solide.
Le interviste ai membri o ex membri della Fed suggeriscono che i responsabili politici non abbiano bisogno di ulteriori prove del fatto che l’economia può resistere ad un modesto rialzo dei tassi entro settembre, mese in cui si ritiene ragionevole agire.
La banca centrale mantiene i tassi vicino allo zero dal 2008 e ha acquistato 3,5 trilioni di dollari in obbligazioni per tirare fuori l’economia da una recessione che aveva fatto schizzare la disoccupazione fino al 10 per cento.
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