Matteo Salvini ammorbidisce i toni e dichiara che “sulle aperture noi sosteniamo la linea Draghi”, auspicando comunque riaperture dove possibile a meno che “ci sia qualcuno che per ideologia vede solo rosso”.
Matteo Salvini sulle riaperture sposa la linea del Presidente del Consiglio Mario Draghi. In vista del Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio, il leader della Lega smorza i toni ribadendo comunque la richiesta di maggiore flessibilità.
“Sulle aperture noi sosteniamo la linea Draghi: quindi se i dati scientifici portano in zona rossa, si chiude” ha spiegato Salvini durante una conferenza stampa tenuta poco prima dell’inizio del CdM dove verrà discusso il prossimo decreto.
“Se ad aprile i dati portano una Regione in zona gialla lì si apre - ha poi aggiunto l’ex ministro - Non ci possono essere i dati scientifici e a senso unico: quando va male scatta, sennò aspetti. È inaccettabile”.
Matteo Salvini non ha risparmiato una stoccata al ministro della Sanità Roberto Speranza: “Conto che il Consiglio dei Ministri prenda atto di quello che la scienza dice, a meno che ci sia qualcuno che per ideologia vede solo rosso”.
Stilettata a parte, Salvini si è comunque detto pronto a un confronto con Speranza, capofila all’interno del Governo del fronte dei rigoristi. Alla fine nel decreto ci sarà il prolungamento della stretta fino a maggio, ma il leader della Lega potrebbe strappare un possibile monitoraggio della situazione epidemiologica nelle varie Regione a metà aprile per valutare possibili riaperture.
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