Ricapitalizzazione Atlante: ecco chi potrebbe finanziare il fondo

Antonio Atte

06/07/2016

Ricapitalizzazione Atlante: servono 3-5 miliardi per potenziarlo. Ecco chi potrebbe partecipare al rifinanziamento del fondo salva-banche.

Ricapitalizzazione Atlante: ecco chi potrebbe finanziare il fondo

Ricapitalizzazione Atlante: chi saranno i nuovi soci? Il fondo Atlante - creato da banche e governo per sostenere gli aumenti di capitale e rilevare i crediti deteriorati degli istituti di credito in difficoltà - è alla ricerca di nuovi partner che possano mettere in campo le risorse necessarie a potenziarlo.

Atlante, gestito dalla Quaestio SGR del finanziere Alessandro Penati, dopo le operazioni che lo hanno portato al controllo di Veneto Banca e Pop. Vicenza, ha una liquidità residua di 1,7 miliardi di euro: fondi che potrebbero essere investiti in Mps, in modo da smaltire circa 10 miliardi di crediti deteriorati (su un totale di 47) che l’istituto senese si porta in pancia.

Stando però alla missiva recapitata a Monte Paschi Siena dalla Banca Centrale Europea la scorsa settimana, il numero di Non performing loans (Npl) lordi su cui intervenire è salito a 18 miliardi.

Ricapitalizzazione Atlante: servono 3-5 miliardi

Necessità che spinge il fondo Atlante, in cerca di liquidità, a sondare nuovi soci. Per irrobustirsi, il fondo di investimento alternativo ha bisogno di una cifra compresa tra i 3 e i 5 miliardi. Sul tavolo c’è però un’altra opzione, che consiste nella creazione di una nuova versione del fondo (battezzata Atlante 2) specializzata esclusivamente nelle operazioni di copertura dei crediti deteriorati.

Ricapitalizzazione Atlante: ecco i probabili nuovi soci

Chi saranno i nuovi soci di Atlante? Le due principali banche italiane, Intesa San Paolo e Unicredit, hanno già investito 850 milioni a testa nel fondo e non sembrano interessate a incrementare la propria partecipazione. Nuove risorse dovrebbero arrivare dalla Cassa depositi e prestiti (la quale ha già investito 500 milioni e potrebbe immettere liquidità fino a un miliardo) e dalla Sga gestita dal MEF.

Non è escluso un impegno di Mediolanum, Poste Vita (che in Atlante 1 ha investito ben 240 milioni di euro), Bnp Paribas, Credit Agricole, Axa e di casse previdenziali come Enasarco, Enpam e Cassa Forense. Poco probabile il contributo dei fondi internazionali Apollo, Lone Star e Fortres, nonostante le richieste del governo.

Per la ricapitalizzazione di Atlante in generale si prevede un nuovo intervento delle compagnie assicurative, che su un totale di 4,25 miliardi di dotazione iniziale per Atlante 1 hanno investito circa 700 milioni.

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