Il disegno di legge sulla Riforma della scuola è stato approvato dalla Camera dei deputati con 277 voti favorevoli. Ecco cosa cambia in 5 punti.
La Camera dei deputati ha approvato la Riforma della Scuola con 277 voti favorevoli, 173 contrari e 4 astenuti: la “Buona Scuola” è legge. Ecco come cambia la scuola italiana in 5 punti.
Sono state ore decisive per il destino della scuola pubblica italiana quelle del rush finale per la riforma della scuola, definita dal premier Matteo Renzi “La buona scuola”.
L’epilogo di un iter difficile quanto burrascoso è arrivato anche se la tensione in aula tra i gruppi parlamentari e fuori sulla piazza di Montecitorio in protesta sembrerebbe averla fatta da padrona.
Il disegno di legge sulla scuola è diventato legge, anche se l’ultimo passo verso l’approvazione della riforma sembra essere stato molto dibattuto, considerato che i dieci lunghi mesi trascorsi non sembravano essere bastati a maggioranza e opposizione per mettersi d’accordo su una delle riforme strutturale più sentite dall’intero Paese.
Il ddl “La Buona Scuola” era stato approvato dalla Camera in prima lettura, e poi modificato al Senato il 25 giugno, data in cui il premier Renzi avrebbe portato a casa la fiducia del Senato su un maxi-emendamento. Poi il passaggio alla Camera in seconda lettura: fase cruciale in cui sono stati respinti i 70 emendamenti presentati dalle opposizioni al disegno di legge.
Riforma della scuola: come è evoluto il testo del disegno di legge?
Il testo della riforma della scuola ha subito importanti modifiche rispetto alla sua versione originaria.
Ecco come cambia la legge sulla riforma della scuola in 5 punti
- Assunzioni in vista: il piano straordinario di stabilizzazione per 100.000 docenti precari arriva da settembre 2016. Di questi, 36.000 saranno immessi in ruolo entro la metà di agosto 2015. La rimanente parte di docenti verrà assunta durante l’anno a partire da settembre 2015, ma con lo stipendio calcolato in base all’effettiva presa di servizio.
- Valutazione degli insegnanti meritevoli dal 2016: verrà inserito un sistema di valutazione degli insegnanti meritevoli dall’anno scolastico 2016-2017. Il giudizio di merito sarà attribuito ai docenti da parte di un Comitato composto dal dirigente, insegnanti, studenti, genitori e un esterno individuato dall’Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Sulla base di ciò, ogni 3 anni i docenti meritevoli saranno premiati con l’incentivo di 60 euro netti in più in busta paga.
- Rafforzamento del rapporto scuola-lavoro: il testo di legge prevederà la possibilità per gli studenti di scegliere materie opzionali per personalizzare il curriculum studiorum e di potenziare materie di insegnamento come arte, musica, diritto, economia e competenze digitali.
- Poteri dei presidi: a far data dall’anno scolastico 2016-2017 i dirigenti scolastici godranno del potere di assumere i docenti direttamente dagli albi territoriali considerate le necessità del Piano dell’offerta formativa dell’istituto di riferimento.
- Edilizia scolastica: la legge prevede 300mln stanziati per l’edilizia scolastica e ulteriori 200 mln per finanziamenti agevolati per la ristrutturazione degli edifici scolastici.
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