Esame Terza Media, a.s. 2018-2019: la guida del MIUR per insegnanti e studenti

Simone Micocci

17 Gennaio 2018 - 16:08

La Buona Scuola riforma l’esame di Terza Media: cosa cambia da giugno 2018 per insegnanti e studenti.

Esame Terza Media, a.s. 2018-2019: la guida del MIUR per insegnanti e studenti

L’esame di Terza Media in programma a giugno 2018 si svolgerà con delle nuove modalità: quest’anno infatti sono entrate in vigore le norme previste dalla delega sulla valutazione prevista dalla Buona Scuola, attuata dal MIUR nel 2017.

Novità per le Prove Invalsi e per le modalità d’esame, così come per i criteri di ammissione e per la valutazione finale.

Con la stessa delega sono state cambiate le modalità dell’esame di Maturità, le quali però saranno applicate a partire dal prossimo anno scolastico 2018-2019 per permettere a scuole e insegnanti di adattarsi alle novità. Ma a cambiare non sono solamente le modalità d’esame; la delega infatti riforma l’intero sistema di valutazione nel I ciclo, sostituendo ad esempio il voto in condotta con un giudizio scritto.

Sulle nuove modalità dell’esame di Terza Media in queste ore sono arrivati i chiarimenti del Ministero dell’Istruzione che abbiamo riassunto in questo articolo.

Una guida utile per tutti quegli studenti che a giugno dovranno affrontare l’esame finale del I ciclo della scuola secondaria e per tutti gli insegnanti che saranno lì a sostenerli. Cosa cambia rispetto agli scorsi anni? Scopriamolo di seguito.

Nuovo sistema di valutazione nelle scuole medie

Nel valutare gli studenti i docenti delle scuole medie dovranno prendere in considerazione “l’intero processo formativo” e non solo il risultato finale. In questo modo il MIUR ha voluto dare una maggiore importanza al percorso di apprendimento fatto dagli alunni nel corso dell’anno scolastico e nell’intero triennio.

Nel dettaglio, il compito di deliberare i criteri e le modalità di valutazione spetta al Collegio dei Docenti, il quale ha il dovere di renderli pubblici inserendoli nel POF (Piano dell’offerta formativa) con validità triennale.

Inoltre il MIUR ha voluto rendere il più trasparente e chiaro possibile il rapporto scuola/famiglia. Per questo motivo nelle pagelle di fine anno il voto (che sarà sempre espresso in valori decimali) dovrà essere accompagnato da un giudizio sintetico scritto dal docente di riferimento.

Lo stesso vale per la condotta che da quest’anno in poi non sarà più espressa in valori numerici, ma tramite una piccola relazione scritta. Di conseguenza è stata abrogata la norma che prevedeva la bocciatura per i docenti che non raggiungevano il 6 in condotta.

Ammissione all’esame di Terza Media

Il decreto del MIUR riforma anche i requisiti necessari per l’ammissione all’esame finale del I ciclo, dai quali è stata abrogata la condotta. Nel dettaglio, i nuovi requisiti prevedono:

  • aver raggiunto i livelli minimi di apprendimento;
  • frequenza per almeno 3/4 del monte ore annuale;
  • nessuna sanzione disciplinare che comporta la non ammissione all’esame;
  • aver partecipato alle Prove Invalsi.

Per quanto riguarda il primo requisito, il decreto del MIUR stabilisce che la non ammissione all’esame a causa del mancato raggiungimento dei “livelli minimi di apprendimento” deve essere deliberata dalla maggioranza del consiglio di classe e motivata adeguatamente.

Ricordiamo infine che le Prove Invalsi non verranno più sostenute durante l’esame, ma nel corso dell’anno scolastico (precisamente ad aprile), e saranno svolte al computer. Test che dall’a.s. 2017-2018 si arricchiscono con una nuova materia: l’Inglese.

Il nuovo esame di Terza Media

Gli studenti ammessi all’esame dovranno sostenere tre prove scritte - una di Italiano, una di Matematica e una per le Lingue straniere - più il colloquio.

Un’importante novità riguarda la prima: oltre al testo argomentativo e a quello narrativo, infatti, la prova di Italiano dovrà contenere la traccia di comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo o scientifico.

Addio quindi al classico tema, sostituito da tre prove che se ben strutturate permettono - come dichiarato dalla Ministra dell’Istruzione uscente Valeria Fedeli - ai “docenti di verificare le diverse competenze linguistiche di cui si compone la padronanza della lingua italiana”.

Nella prova di Matematica - strutturata con problemi articolati e quesiti a risposta aperta - verranno accertate le competenze acquisite dagli studenti nei seguenti ambiti:

  • numeri;
  • spazio e figure;
  • relazioni e funzioni;
  • dati e previsioni.

Nella prova di Lingua straniera, invece, verrà verificato il possesso delle competenze di comprensione e produzione scritta di livello A2 (nel caso dell’Inglese) e A1 (per la seconda lingua comunitaria).

Infine nel colloquio i docenti dovranno valutare il livello di acquisizione delle conoscenza, tenendo conto anche dei livelli di padronanza “delle competenze connesse alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione”.

Voto finale e attestato

Il voto finale di Terza Media è il risultato della media tra il voto di ammissione all’esame e il punteggio ottenuto agli scritti e al colloquio. Potrà essere assegnata la Lode.

Oltre alla licenza Media la scuola rilascerà agli studenti la “Certificazione delle competenze con riferimento alle competenze chiave europee”. Gli insegnanti dovranno compilare un modello unico nazionale con il quale certificare il raggiungimento di otto competenze:

  • comunicazione nella madrelingua;
  • comunicazione nella lingua straniera;
  • competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
  • competenze digitali;
  • capacità di imparare ad imparare (autonomia degli apprendimenti);
  • competenze sociali e civiche;
  • spirito di iniziativa;
  • consapevolezza ed espressione culturale.

Nella stessa Certificazione ci sarà spazio per una sezione dedicata ai risultati ottenuti alle Prove Invalsi.

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