Resta sempre in auge l’ipotesi di un rimpasto di governo che porterebbe a un Conte-ter: si parla di un ritorno dei due vicepremier con Di Maio e Orlando che sarebbero in pole, mentre Renzi potrebbe prendere il posto della Lamorgese agli Interni.
Anche se a parole nessuno dei protagonisti sembrerebbe volerlo, un possibile rimpasto di governo rimane sempre uno degli argomenti più discussi tra i vari frequentatori dei corridoi di Palazzo.
Del resto l’esecutivo giallorosso si trova in questo momento di fronte a un bivio, in virtù dell’ultimatum di Matteo Renzi che ha minacciato una crisi di governo se non dovessero essere accolte le richieste di Italia Viva.
Difficile però che i renziani siano davvero disposti ad andare fino in fondo, basta guardare gli ultimi sondaggi politici per capirne il motivo, visto che una maggioranza alternativa a quella giallorossa al momento non c’è: appare infatti irreale allo stato delle cose che Mario Draghi possa accettare di guidare un governo sostenuto da una accozzaglia poco credibile di partiti.
Ecco allora che ad anno nuovo potrebbe arrivare una sorta di tagliando per il governo, con la nascita di un Conte-ter dove si vocifera che potrebbero tornare in auge le figure dei due vicepremier, con Luigi Di Maio e Andrea Orlando in pole per affiancare il Presidente del Consiglio che così sarebbe meno “uomo solo al comando”.
Verso un rimpasto di governo
Anche se Matteo Renzi ha più volte ribadito che a Italia Viva “non interessano le poltrone”, appare probabile che questa lunga verifica alla fine si possa concludere con il più classico dei rimpasti di governo.
Se dovesse essere cambiato più di un ministro, per la nascita di un Conte-ter servirà comunque il voto di fiducia del Parlamento: visti i numeri ballerini al Senato, senza un pieno accordo politico tra tutte le forze della maggioranza questo passaggio però potrebbe essere molto rischioso per i giallorossi.
Tra le tante voci che si rincorrono, si parla molto di un ritorno dei due vicepremier (uno dei 5 Stelle e uno del PD) che così andrebbero ad affiancare Giuseppe Conte come ai tempi del suo primo governo.
Luigi Di Maio così potrebbe lasciare gli Esteri per tornare a fare il vicepremier, mentre i dem sarebbero pronti a lanciare Andrea Orlando considerando che Nicola Zingaretti, visto il suo ruolo di Presidente del Lazio, non appare intenzionato a entrare nel governo.
Difficile però che il Movimento 5 Stelle possa rinunciare a uno dei suoi ministri, così se si volesse dare a Italia Viva un dicastero in più si dovrebbe sacrificare un tecnico oppure uno del Partito Democratico.
Viene così data negli ultimi giorni in bilico Luciana Lamorgese, con Matteo Renzi che potrebbe accasarsi agli Interni entrando tra le fila del governo con un ministero di peso.
Per il leader di IV si era parlato anche della Difesa, con Lorenzo Guerini che a quel punto andrebbe agli Esteri, il tutto in ottica di un possibile futuro passaggio alla Nato nel ruolo di segretario generale.
Il Partito Democratico invece ha da tempo messo nel mirino la delega ai servizi segreti, attualmente nelle mani del premier, con il nome più chiacchierato che è quello di Marco Minniti, mentre Italia Viva per quel ruolo starebbe spingendo per Ettore Rosato.
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