Rinnovo contratto statali a rischio: aumenti fino a 2.200 euro per salvarlo

Simone Micocci

13/12/2021

Contratto statali, la firma potrebbe arrivare il prossimo anno. Intanto l’Aran alza la posta per velocizzare le procedure e arrivare in extremis a un accordo condiviso.

Rinnovo contratto statali a rischio: aumenti fino a 2.200 euro per salvarlo

La firma sul rinnovo del contratto degli statali per il triennio 2019-2021 potrebbe arrivare solamente il prossimo anno. È una possibilità concreta visti i pochi giorni a disposizione di ARAN e sindacati per arrivare a un accordo.

Ci riferiamo in particolare al contratto per i dipendenti pubblici delle Funzioni centrali, tra i quali sono compresi ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici come INPS e INAIL. Saranno fondamentali le giornate di lunedì 13 e martedì 14 dicembre, quando l’Aran - rappresentata dal presidente Antonio Naddeo - e i sindacati si incontreranno di nuovo per valutare se ci sono possibilità per chiudere l’accordo.

A tal proposito, per scongiurare il rischio di rimandare tutto al 2022, l’Aran ha scelto d’incrementare la misura degli aumenti stipendiali riconosciuti con gli avanzamenti di carriera, arrivando fino a 2.200 euro ogni tre anni.

Perché il rinnovo del contratto degli statali potrebbe essere rimandato

L’impressione è che o per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici appartenenti alle Funzioni centrali si chiuderà entro martedì 14 dicembre, oppure tutto verrà rimandato al prossimo anno.

E sarebbe un duro colpo, anche perché il contratto che deve essere rinnovato è in scadenza già il 31 dicembre 2021, e il prossimo anno bisognerebbe cominciare a discutere del contratto per il triennio 2022-2024.

Ma c’è una variabile importante che potrebbe ostacolare l’accordo: lo sciopero generale del 16 dicembre, proclamato da CGIL e UIL. Bisognerà capire che impatto avrà sul rinnovo, ma quel che è certo è che le trattative verranno sospese se non dovessero esserci adesso le condizioni per chiudere l’accordo. La firma sul rinnovo, quindi, arriverebbe solamente nel 2022.

Rinnovo contratto statali: aumenti fino a 2.200 per arrivare alla firma

Come noto, oltre all’aumento della parte tabellare dello stipendio, l’Aran intende convincere i sindacati anche attraverso un’altra misura: gli scatti stipendiali riconosciuti attraverso un più semplice - e chiaro - avanzamento di carriera.

Nel dettaglio, nel nuovo contratto - con il quale verrà effettuata una riforma dell’ordinamento professionale dei dipendenti pubblici con un passaggio da tre a quattro aree - gli aumenti di stipendio riconosciuti con le progressioni economiche orizzontali (all’interno della stessa area), garantiranno i seguenti aumenti:

  • 2.200 euro lordi annui per gli avanzamenti orizzontali nell’area dei funzionari (equivalente dell’attuale terza fascia);
  • 1.200 euro lordi annui per gli avanzamenti orizzontali nell’area degli assistenti (equivalente dell’attuale seconda fascia);
  • 800 euro lordi annui per gli avanzamenti orizzontali nell’area degli operatori (equivalente dell’attuale prima fascia).

Si potrà concorrere per uno scatto ogni tre anni e sul giudizio impatterà, almeno per il 40%, il risultato raggiunto dal dipendente nell’ultimo triennio. Tuttavia, coloro che per sei anni non hanno ottenuto scatti si vedranno comunque riconoscere un punteggio aggiuntivo per concorrervi, anche nel caso in cui questi non abbiano ricevuto valutazioni positive.

E - novità dell’ultima bozza dell’accordo - con l’attuazione della riforma verranno facilitati i passaggi tra le varie aree rendendo più semplici le promozioni, le quali potranno avvenire anche solamente considerando l’anzianità di servizio, in deroga al possesso del titolo di studio.

Ad esempio: per passare dall’area degli operatori a quella degli assistenti è necessariamente richiesto il diploma di scuola superiore. Tuttavia, chi avrà maturato un’esperienza di almeno 8 anni nella propria area potrà concorrere alla promozione anche se solo in possesso della licenza media.

Lo stesso vale per passare da assistente a funzionario: la promozione richiede la laurea, ma per chi ha maturato almeno 10 anni di esperienza sarà sufficiente il diploma di scuola superiore.

Di quanto aumenta la parte fissa dello stipendio

Al netto delle promozioni, interessa sapere a quanto ammontano gli aumenti tabellari. La percentuale media individuata è del 4,15% e l’ammontare degli incrementi della parte fissa dello stipendio varia a seconda dell’area di appartenenza: si andrà da un minimo di 60,00€ per la prima area fino ad arrivare a un massimo di 114,00€ per la terza.

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