Con l’inasprimento delle misure restrittive, in Italia in questo inizio 2022 sarà varato un nuovo pacchetto di ristori da 2 miliardi per i settori del turismo e dei trasporti, dove dovrebbe essere prorogata anche la cassa integrazione straordinaria.
Tornano i ristori anche in questo inizio 2022 ma al momento non è ancora ben chiaro quale sarà il tesoretto a disposizione per il nuovo decreto che, salvo slittamenti, dovrebbe essere licenziato nel Consiglio dei Ministri in programma giovedì prossimo.
Al momento sarebbero stati reperiti circa 2 miliardi per i ristori, 700.000 euro sono stati stanziati ad hoc nell’ultima Legge di Bilancio mentre altri fondi sarebbero spuntati fuori dai proverbiali cassetti di Palazzo Tesoro.
In via XX Settembre però i tecnici sarebbero a lavoro per trovare ulteriori risorse visto che la platea dei richiedenti dei ristori, dopo la serie di decreti anti-Covid emanati negli ultimi quaranta giorni, sta diventando sempre più ampia.
Nel frattempo dovrà essere fatta chiarezza anche per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali: per la UIL ancora non ci sarebbero le circolari attuative dell’INPS. In generale è da escludere che per finanziare questo nuovo decreto ristori il Governo alla fine possa decidere di seguire la strada dello scostamento di bilancio.
A chi potrebbero andare i ristori nel 2022
Come più volte promesso dal ministro Massimo Garavaglia nell’ultimo periodo, questo decreto ristori che sarà licenziato a gennaio 2022 andrà a sostenere il settore del turismo, uno dei più penalizzati dal peggioramento della situazione sanitaria in Italia e in Europa.
Per il comparto del turismo e del divertimento dovrebbe arrivare anche la proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria, mentre gli aiuti andranno a riguardare non solo le strutture ricettive ma anche le agenzie di viaggio, gli stabilimenti balneari, i centri termali, i parchi divertimento e le discoteche.
I ristori saranno destinati pure al settore dei trasporti, fiaccato non solo dal Covid (meno persone in viaggio e tanto personale positivo o in quarantena) ma anche dall’aumento del prezzo del carburante.
Ci sono però anche altri comparti che hanno chiesto aiuto al Governo: da tutto l’indotto dei congressi e delle cerimonie fino al mondo del calcio, con i presidenti dei club di Serie A che sono tornati a invocare dei ristori dopo la decisione di modificare la capienza degli stadi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA