Gli Stati Uniti sono convinti che la Russia invaderà l’Ucraina. Lo annuncia una nota della CIA che fissa la data dell’invasione alla prossima settimana. Le novità di oggi.
Gli Stati Uniti avvertono: la Russia invaderà l’Ucraina. Secondo i rapporti statunitensi non manca molto all’invasione, che potrebbe avvenire durante le Olimpiadi, ma non prima del 17 febbraio. Dichiarazioni e smentite di susseguono da giorni, con la Russia che si dichiara pronta a continuare il dialogo; nel frattempo le forze militari in campo aumentano all’aumentare della tensione e alla risposta di schieramento dei soldati USA.
È di pochi minuti fa la notizia, secondo l’agenzia Tass, di manovre su vasca scala nel Mar Nero. Si tratta di 30 navi della marina russa salpate da Sebastopoli e Novorossijsk per esercitazioni. Esercitazioni che si sommano a quelle di terra in congiunta con le forze bielorusse.
Il tempo delle trattative sta per scadere? Oggi Joe Biden e Vladimir Putin si incontreranno in un appuntamento telefonico, dopo che un incontro tra vertici ha promesso sanzioni drastiche se la Russia invaderà l’Ucraina. Da parte sua Mosca punta in una sola direzione, ovvero mantenere la conservazione degli spazi. Inoltre smentisce sulla partenza dei diplomatici: la diplomazia è ancora lo strumento più valido per risolvere la situazione di tensione.
Secondo il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, questa non sarà una piena invasione militare. La diplomazia nasconderebbe quindi diverse altri azioni ibride (comprese quelle cibernetiche) atte a ribaltare il governo di Kiev.
L’invasione dell’Ucraina è una questione di giorni: cosa dicono gli Stati Uniti sulla Russia
Per gli Stati Uniti è ormai questione di giorni: la Russia sta per invadere l’Ucraina. Il segretario di stato Usa Antony Blinken riferisce che continua a vedere segnali molto preoccupanti, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina. Un rischio concreto di invasione secondo gli Stati Uniti e la CIA ha quantificato in numeri i giorni che mancherebbero all’invasione vera e propria: una settimana circa.
Notizie e segnali sempre più preoccupanti dell’aggressione russa, continua Blinken in conferenza stampa dalle Fiji. In campo sono stati schierati parà, assaltatori e tutta una serie di tecnologie militari. Sull’addestramento di Obuz-Lesnovskij, a 150 km da Kiev, Mosca ha fatto sapere che lo scopo è quello di esercitarsi contro aggressioni esterne. Intanto tutti i segnali sono criptati e la zona è stata oscurata come avviene normalmente in queste situazioni. L’invito è quindi di non preoccuparsi, ma lo scenario di guerra e le forti tensioni rendono il mantenimento della calma difficile, soprattutto in Ucraina.
Come si stanno muovendo i Paesi: tra Russia e Stati Uniti crescono le tensioni
La diplomazia continua a essere l’arma usata in queste ore per districare i nodi della tensione in Ucraina. Mentre i Paesi occidentali si incontrano, anche per brevi chiamate per decidere come procedere, Biden e Putin avranno un incontro telefonico proprio oggi (12 febbraio 2022).
L’Europa mantiene l’equilibro e riafferma quanto detto in precedenza: si continua lo sforzo diplomatico per convincere la Russia alla de-escalation. Accanto al pacchetto di sanzioni in caso di aggressione da parte Russa, l’Europa rinnova il sostegno all’Ucraina.
Da parte sua la Russia, attraverso il portavoce presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyanskiy, fa sapere che la reazione russa deriverà solo in conseguenza a quella occidentale sì, ma rimane un’ipotesi. Mosca è convinta che Kiev non abbia altra possibilità se non applicare gli Accordi di Minsk e spingerù su questa opzione anche nella riunione del Consiglio di Sicurezza Onu del 17 febbraio.
Guerra sì insomma, è un’opzione valida sul piatto e in campo, ma la Russia continua a parlare di diplomazia. Secondo la CIA però il rischio di invasione e/o attacchi mirati (anche cibernetici) è sempre più concreto. La data vociferata per l’invasione è la prossima settimana, forse proprio dopo la riunione del 17 febbraio se questa dovesse fallire.
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