Per il Washington Post che ha citato un rapporto della Cia, la Russia invaderà l’Ucraina dando il via alla guerra dopo la notizia di un falso attacco alla popolazione russofona da parte di Kiev.
Presto potrebbe scoppiare una guerra tra Russia e Ucraina, con Mosca che avrebbe già pensato a quello che sarebbe il casus belli per giustificare un’eventuale invasione da parte delle proprie truppe.
Il Washington Post infatti ha rivelato un retroscena abbastanza inquietante. La Cia nelle scorse ore avrebbe mostrato in una riunione al Congresso delle immagini di persone morte, macerie e persone russe in lacrime.
Per l’intelligence americana si tratterebbe di immagini false, un fake made in Russia che come si legge sul Corriere della Sera riguarderebbe “un attacco da parte di Kiev alla popolazione russofona dell’Est Ucraina, con un falso video di propaganda che mostri corpi a terra, attori che inscenino il lutto, luoghi distrutti e armi ucraine fornite dall’Occidente”.
Materiale questo che potrebbe essere usato da Mosca per giustificare una eventuale invasione dell’Ucraina in soccorso delle “repubblichette filorusse di Donetsk e Lugansk”, dando vita così a una guerra che in maniera inevitabile andrebbe a coinvolgere anche la Nato.
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Russia-Ucraina: una fake news per giustificare la guerra?
Se nei giorni scorsi la Casa Bianca ha parlato di una “invasione che non è imminente”, le ultime notizie che arrivano da Washington non sembrerebbero essere molto rassicuranti in merito al possibile scoppio di una guerra tra Russia e Ucraina.
Un falso attacco di Kiev alla popolazione russofona potrebbe essere la pistola di Sarajevo per l’avvio delle operazioni militari, anche se ora che l’allarme della Cia è diventato di dominio pubblico difficilmente questa strategia potrebbe essere messa in atto da parte di Mosca.
La decisione degli Stati Uniti di inviare 3.000 soldati in Germania, Romania e Polonia, ci fa capire quanto le diplomazie internazionali in questo momento abbiano il timore dello scoppio di una guerra nell’Est Europa.
Del resto gli oltre 100.000 militari russi che da settimane sono ammassati lungo tutto il confine ucraino fanno paura, anche perché la distanza tra le richieste di Putin e la posizione della Nato appare essere al momento siderale.
La speranza è che anche in questo caso possa rivelarsi azzeccato il detto latino Si vis pacem para bellum, visto che una guerra tra Russia e Ucraina potrebbe avere delle conseguenze devastanti soprattutto in considerazione della crisi sanitaria ed economica da due anni in corso a causa del Covid.
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